Il Benevento ha querelato la Gazzetta dello Sport ed i giornalisti per l\’articolo diffamante su scommesse e combine per la gara Benevento-Cosenza

Così come preannunciato nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale della società lo scorso mercoledì 2 marzo, il Benevento è passato dalle parole ai fatti. Il legale incaricato della società ha depositato ufficialmente la querela nei confronti della Gazzetta dello Sport e degli estensori dell’articolo Francesco Ceniti e Maurizio Galdi con responsabilità naturalmente anche del rettore. "Diffamazione a mezzo stampa, ma anche per eventuali altri reati che si dovessero ravvisare per i fatti rappresentati nell’articolo". E’indubbio, del resto che vista la rilevanza del quotidiano "rosa" ed in un momento della stagione decisiva in chiave promozione per il Benevento, è stata lesa la sua immagine nel mondo sportivo nazionale, verso il "palazzo" ma anche a livello commerciale con sponsor ed altri.
Tra l’altro ha lasciato basiti gli stessi responsabili del club sannita che nemmeno nei giorni successivi alla pubblicazione dell’articolo diffamante pubblicato mercoledì 2 marzo a firma dei giornalisti Francesco Ceniti e Maurizio Galdi, dal titolo: “Ora va di moda taroccare un solo tempo” e dal sottotitolo: “Sospetti su Benevento-Cosenza: flussi anomali su Over e Gol per i primi 45 minuti”, ha dato spazio alla "voce" del Benevento. Considerato che è stato anomalo e superciale oltre che un fatto di estrema leggerezza dare notizia, solo sulla base di insinuazioni “si vocifera”scrivevano gli articolisti, sulla possibile collusione di alcuni calciatori del Benevento con la criminalità che pare gestisca un sistema di partite truccate.
Un passo forte, deciso, ma anche obbligato quello di Oreste Vigorito per tutelare l’immagine e gli interessi in questo caso non solo della società, ma dei professionisti che la compongono e della provincia sannita intera. La parola, dunque, passa alle aule del tribunale che dovrà approfondire la vicenda.

 

 

beneventofree.it

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