Il Benevento regola il Rende col sonante punteggio di 4 a 0. Punteggio sonante nella quantità, ma che il Rende non aveva meritato.

In avanti, nonostante l’impegno di Galantucci e di Riolo nel primo tempo, non riesce proprio a pungere.Gli stregoni, hanno cominciato la partita in sordina, attuando il nuovo modulo di Simonelli, ma ci hanno messo molto tempo a carburare.Per vedere la prima, vera azione da gol dei padroni di casa, abbiamo dovuto attendere il 32′. L’attesa ci ha regalato il bel gol di Imbriani, servito da Clemente, che è entrato in area dalla destra e ha fatto inesorabilmente “secco” Pellegrino.Nel frattempo il Rende si era reso in certo senso pericoloso con tiri da fuori al 16′ di Piemontese, al 20′ di Galantucci e al 23′ con una doppi punizione calciata da Riolo che Gori è riuscito a sventare. Del primo tempo, ricordiamo solo un gol annullato a Polani al 37′, partito, secondo il guardialinee, in fuorigioco.Tutti al riposo e rientro in campo, da parte del Rende con Novello al posto di Riolo.Attacchi, come al solito sterili dei calabresi, in avvio e Benevento che li castiga al 60′:discesa di Clemente che dalla trequarti mette al centro, sulla palla Taua in comoda posizione che effettua una finta per l’accorrente Polani che supera il portiere per un comodo 2 a 0.69′ – Viene espulso il n. 13 Bacilieri che aveva sostituito Bernardi da 10 minuti e la partita del Rende può considerarsi finita qui.70′ – Rigore per i padroni di casa per fallo sul folletto Taua: batte Clemente che segna e bagna il suo esordio con la casacca giallorrossa.76′ – 82′ – 83′ il Benevento potrebbe ancora segnare con Taua, Polani e ancora Polani su colpo di testa.91′ – Quarto gol: contropiede di Marasco che salta il diretto avversario e il portiere e deposita in gol “con rabbia” per il definitivo 4 -0.Nuovo il modulo di mister Simonelli, un 4 – 3 – 3 provato nei giorni della sosta invernale: bene la difesa, un po’ lento il centrocampo, da registrare meglio l’attacco. Ma questo è “pane” per i denti di Simonelli che, siamo sicuri, riuscirà a far quadrare meglio il cerchio e a “farci sognare”.

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