Il prossimo avversario: il Lumezzane

Alla ricerca del gol perduto. Potrebbe essere questo uno slogan adatto per il Lumezzane, formazione lombarda che, nonostante un rendimento piuttosto incostante, si trova a lottare per un posto nei play-off, distanti solo due punti. I valgobbini, nelle partite casalinghe, sono la squadra che ha il peggior score dal punto di vista realizzativo, visto che sono riusciti ad andare a segno in appena 6 occasioni, nelle 9 gare interne. Un dato che deve far riflettere, ma che non deve trarre in inganno: i rossoblù, infatti, hanno sempre mostrato un’ottima organizzazione e, in particolare nelle ultime uscite, hanno ben impressionato per qualità della manovra e cura dei dettagli. Inoltre, gli uomini di Nicola hanno dimostrato di essere capaci di adattarsi alle diverse esigenze tattiche, tant’è che nel corso di questa prima parte di stagione, le varianti del modulo sono state diverse: si è iniziato con il 4-4-2, ma gli scarsi risultati hanno convinto il tecnico rossoblù ad adottare un 4-3-1-2 che dava maggior equilibrio e che permetteva di sfruttare al meglio gli spazi sia in ampiezza che in profondità; l’infortunio di Inglese, però, ha costretto Nicola a cambiare nuovamente e a passare al modulo ad "albero di Natale" con Antonelli e Baraye alle spalle di Gasparetto, una soluzione che sembra essere idonea alle caratteristiche dei lombardi. E’ evidente, quindi, che il Lumezzane è una formazione "camaleontica" che è capace di schierarsi in modo diverso in base all’avversario che ha di fronte; domenica, però, grosse variazioni non dovrebbero essercene, con l’unica eccezione di Faroni che rientra dalla squalifica e che dovrebbe prendere il posto di Dadson. Mancheranno invece capitan Malagò e Sabatucci, alle prese con problemi muscolari. C’è un solo precedente in terra lombarda: è della stagione 2009-2010, sulla panchina giallorossa siedeva Camplone, su quella rossoblù invece Menichini e la sfida terminò a reti bianche.

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