Impianto compostaggio di Sassinoro. Interviene per fare chiarezza il Presidente Di Maria

«Si registra una accelerazione improvvisa delle procedure amministrative che hanno portato all’inizio delle attività presso l’impianto di Sassinoro. Lo ha dichiarato dil Presidente della Provincia Antonio Di Maria.

Questo sebbene penda un giudizio innanzi al Tar Campania presso il quale è stato depositata una perizia tecnica del Consulente Tecnico d’Ufficio che ha fatto emergere il mancato rispetto delle prescritte distanze minime di 300 metri dal fiume Tammaro.

Vero è che si è in attesa della sentenza di merito, ma è altrettanto vero che queste accertate violazioni hanno un notevole impatto sulla vicenda amministrativa, nonché probabili riflessi sul piano penale per la tutela dell’ambiente.

La vicinanza del digestore al fiume che alimenta l’invaso artificiale di Campolattaro, destinato a dare acqua per usi irrigui, civili ed industriali al Sannio e alla Campania, rende ancora più importante la verifica della correttezza di tutti gli aspetti riguardanti l’apertura delle attività dell’impianto.

A ciò si aggiunge la mancanza di programmazione generale per cui risulta oltremodo difficile individuare quali siano i piani e le programmazioni in cui tale intervento si colloca.

La prossima settimana sul piano tecnico la Provincia non potrà non avviare le proprie azioni di verifica e di controllo, magari in maniera convergente con gli altri Enti istituzionalmente preposti.

Sarà necessario in particolare verificare il rispetto di tutte le norme regolanti la compatibilità urbanistica ed ambientale per un impianto di trattamento aerobico della frazione organica.

Gli impianti sono necessari al sistema del ciclo integrato dei rifiuti, ma non possono prescindere dal rispetto rigoroso delle regole a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

In difetto, non si esiterà ad intraprendere tutte le iniziative necessarie a partire dalla diffida a sospendere ogni attività».

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