Inchiesta Napoli,coinvolti politici:Divieto di dimora per Sandra Lonardo

In un blitz, carabinieri e guardia di finanza hanno arrestato una persona mentre altre 63 hanno avuto misure restrittive. Gli investigatori ipotizzano l’esistenza di un’associazione a delinquere che gestiva favori e assunzioni che coinvolgevano appalti legati all’ambiente.

La Guardia di Finanza di Napoli e della provicnia ha eseguito altri 17 divieti di dimora e sei misure interdittive che vietano di esercitare l’impresa e la professione nei confronti di politici, dirigenti della pubblica amministrazione, professionisti e imprenditori campani, coinvolti a vario titolo. L’Indagine, coordinata dalla Sezione reati pubblica amministrazione della Procura di Napoli, avrebbe accertato, tra l’altro, l’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata a una serie di truffe, falsi, abusi d’ufficio, turbative d’asta e concussioni, commessi nell’ambito della gestione di appalti pubblici, concorsi finalizzati all’assunzione di personale e affidamento di incarichi professionali nella pubblica amministrazione.

Divieto di dimora per Sandra Lonardo
I magistrati di Napoli, secondo le agenzie di stampa Reuters e Ansa, hanno disposto il divieto di dimora in Campania per l’attuale presidente del consiglio regionale della Campania Sandra Lonardo Mastella e gli arresti domiciliari per l’ex direttore generale dell’Agenzia regionale ambiente campana Luciano Capobianco. I provvedimenti, secondo le fonti, arrivano dopo gli sviluppi dell’indagine che aveva portato già agli arresti domiciliari la presidente Lonardo e al coinvolgimento del marito, l’ex ministro di Grazia e Giustizia Clemente Mastella, al quale è stato recapitato un avviso di chiusura indagine, per quell’inchiesta. Dopo quella vicenda Mastella diede le dimissioni dall’incarico, causando di fatto la crisi del governo Prodi. Al figlio dei coniugi Mastella, Pellegrino, è stato invece recapitato un avviso di garanzia. In tutto gli indagati sono 63, mentre sono 25 le persone sottoposte a misure cautelari.
Tra le persone coinvolte figurano anche Andrea Abbamonte, assessore regionale al personale dell’Udeur, Carlo Camilleri, il consuocero di Mastella, Nicola Ferraro, consigliere regionale dell’Udeur e Antonio Fantini, che sino a pochi mesi fa ha ricoperto la carica di segretario regionale campano dell’Udeur.
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