Intervento di Giuseppe Molinaro su questione stabile via Diacono in relazione a struttura Guardia di Finanza rione Ferrovia

 

Il dato negativo, però, è che non sempre la coerenza si manifesta nelle forme che le conferiscono di per se modello di comportamento per gli altri. Mi riferisco, in questo caso, a quanto accaduto nel corso della seduta di ieri sera del massimo consesso cittadino, quando l’opposizione ha lasciato i propri banchi con l’intento preciso di far venir meno il numero legale su una questione di grande importanza.

Su questo punto intendo essere chiaro: sono convinto che debba essere la maggioranza a garantire la regolarità delle sedute, ma sono altrettanto certo che su questioni generate in passato da chi aveva ben altri incarichi sarebbe stato conveniente non abbandonare il campo, lasciando la risoluzione del problema, ancora una volta, alla buona volontà degli altri.

Quando si è giunti alla discussione del quarto punto all’ordine del giorno sulla variazione alla delibera di Consiglio comunale n. 19/09 per il differimento del termine di alienazione dell’immobile sito in via P. Diacono, non c’era traccia in aula dei rappresentanti dell’opposizione.

La vicenda è quella relativa alla nuova caserma della Guardia di Finanza al rione Ferrovia, sul tappeto dal 2004 con un progetto redatto l’anno successivo: il contratto di locazione prevedeva la consegna dello stabile sito in viale Principe di Napoli entro il 30 giugno 2008.

In tale contratto era inserita una penale molto esosa nel caso in cui il Comune non avesse rispettato la tempistica dei lavori. La clausola stabiliva una multa di 500 euro al giorno nei primi 6 mesi di ritardo, e di ben 2.000 euro al giorno per il periodo seguente. Il governo di centrodestra, all’epoca, andò avanti senza preoccuparsi che una parte della struttura da recuperare e consegnare alla Guardia di Finanza era locata e la restante parte, addirittura, non era di proprietà dell’ente.

Ecco perché si è resa necessaria la soluzione proposta nell’ordine del giorno, attraverso la quale sarà possibile sgomberare i locali ancora occupati, trasferendo i locatari nell’immobile di via Diacono. Finché ciò non avverrà si accumuleranno ulteriori ritardi. È quanto ho sottolineato nel mio intervento durante seduta di ieri.

L’attuale Amministrazione ha dovuto rimodulare il mutuo fatto all’epoca in quanto i fondi che dovevano coprire parte della ristrutturazione, attraverso l’alienazione di immobili, non sono mai stati recuperati. Inoltre, è stato necessario intervenire tempestivamente per rimuovere dal tetto della struttura l’amianto che era passato inosservato alla perizia del dirigente competente in quel periodo. Questo lavoro ha comportato un ulteriore slittamento delle procedure con notevole esborso di denaro pubblico.

I lavori dovevano essere consegnati nel maggio del 2008, ma, nostro malgrado, ci ritroviamo oggi a recuperare i ritardi di una vicenda affrontata con molta leggerezza a danno della comunità dai vecchi amministratori, che ancora oggi, pur non trovandosi nelle medesime condizioni, continuano ad esercitare subdolamente un potere residuo attraverso inutili tatticismi che hanno come unico obiettivo quello di logorare l’attività di un governo della città, questo si, concreto e riconoscibile.

 

 

Giuseppe Molinaro

Consigliere comunale

Lealtà per Benevento

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