La manifestazione Beneventottanta è annullata, un’altra storia di ordinaria indifferenza

Finisce così, nel peggiore dei modi e a pochi giorni dalla programmata manifestazione, prevista per il 24, 25 e 26 agosto, l’avventura organizzativa durata ben dieci mesi di un gruppo di temerari ed innammorati tifosi del Benevento Calcio. Il sogno di tributare il giusto onore ai vari giocatori giallorossi, nell’anno del suo ottantesimo compleanno, naufraga inesorabilmente in un mare d’indifferenza e di malcelato fastidio…. Finisce così, nel peggiore dei modi e a pochi giorni dall’avvio della programmata manifestazione, prevista per il 24, 25 e 26 agosto, l’avventura organizzativa durata ben dieci mesi di un piccolo gruppo di temerari tifosi e innamorati del Benevento Calcio. Il sogno di tributare il giusto onore alla squadra della città, nell’anno del suo ottantesimo compleanno, naufraga inesorabilmente in un mare d’indifferenza e di malcelato fastidio.Una pessima figura, visto il grande spazio a livello mediatico che a questa manifestazione era stato finora dato da giornali, televisone e siti web. Ha perso la “faccia” un’intera città, oltre a quella di chi, con mesi di lavoro e di sacrifici economici già sostenuti alle spalle, aveva erroneamente pensato che Beneventottanta fosse una festa di tutti e per tutti. Una occasione unica per festeggiare una data così importante a livello sportivo.Mesi di lavoro di ricerca, per rintracciare in tutta Italia, con enormi comprensibili difficoltà, circa centocinquanta ex atleti che negli ultimi quarant’anni hanno indossato la maglia giallorossa e che, emozionati e felici di essere stati ricordati dopo tanti anni, avevano dato a dir poco entusiasti la loro adesione alla manifestazione. La ricerca certosina, poi, di materiale fotografico, giornali d’epoca, materiale sportivo e anche filmati amatoriali rinchiusi gelosamente in armadi privato o addirittura cantine…Tutto perso, tutto reso inesorabilmente inutile da un’indifferenza davvero sorprendente.L’indifferenza delle istituzioni: solo la Provincia, con il sempre disponibile Giuseppe Lamparelli, vero uomo di sport, ha dato il suo appoggio ufficiale alla manifestazione. Il Comune di Benevento, invece, pur se ripetutamente invitato a dare un suo contributo, ad oggi ancora non risponde neppure ai numerosi fax inviati, nei quali si chiedeva un minimo di appoggio economico. Neppure una risposta negativa hanno dato da Palazzo Mosti, evidentemente troppo impegnati e concentrati su altre manifestazioni di maggiore spessore culturale, anche se solo per pochi appassionati.Certamente, dagli enti pubblici non ci si aspettava certo chissà cosa: con il denaro pubblico non si possono finanziare iniziative di tipo “privato”, è comprensibile. Ma non avevamo chiesto la luna…solo un contributo, seppur minimo. Ma la totale indifferenza dell’imprenditoria sannita, eccetto pochissime eccezioni che elencheremo, quello è il dato davvero sconfortante, deprimente. Vale lo stesso discorso fatto per il Comune, anche in questo caso nessuna cifra prestabilita: chiesto a tutti un minimo di contributo economico, totalmente fatturabile. E’ risaputo, tra l’altro, che le aziende possono scaricare dalle tasse certe elargizioni.Centinaia di fax inviati alle maggiori aziende della città e della provincia, telefonate e contatti vari non hanno prodotto altro che indifferenza. Anche costoro, neppure una risposta negativa hanno saputo o voluto dare. Totalmente ignorato il fine della manifestazione e, consentiteci, il possibile rientro in termini d’immagine.Le uniche note positive: HDI Assicurazioni di Luciano s.r.l. e Samnium Food del settore ristorazione, agenzia scommesse Intralot, gli unici operatori economici che hanno aderito immediatamente all’invito. Un grazie di cuore, quindi, a Giovanni Alessandro Mulé, a Nascenzio Iannace e a Gaetano Miele, per la fiducia incondizionata mostrataci, essendo, di fatto, gli unici tre sponsor reali della manifestazione.Poi, un ringraziamento ad Antonio Minicozzi del ristorante La Palma che ha messo a disposizione il suo ristorante per un buon numero di “ospiti”, ad Antonio Siciliano che, ad un prezzo simbolico, ci ha messo a disposizione il suo ristorante Rosso di Sera, per la cena di gala da offrire alle vecchie glorie il 24 sera, ospitando ben 150 persone ed a Enzo Del Prete che ci aveva offerto quattro camere dell’Hotel Fontaine Bleu, oltre al “mitico” capitano Alfredo Zica che dopo la resa ha rinunciato al pagamento delle divise di gioco già preparate per le amichevoli del 24 sera. Davvero un grande gesto.Ma un ringraziamento va anche a Giovanni Nazzaro, Guido Sparandeo, Pietro Ciardiello e Luigi Giannuzzi che, spontaneamente, hanno messo materialmente mano alla tasca e acquistato pacchetti di biglietti da regalare ad amici e parenti. Un modo lusinghiero per partecipare comunque all’evento, contribuendo per quanto possibile alle spese. Poi null’altro. Noi ringraziamo anche il titolare di un noto megastore di elettronica che, interpellato per una (ennesima) richiesta di contributo, ci ha invitato presso il suo negozio ed ha acquistato la bellezza di ben 2 biglietti ad una cifra esorbitante di 20 euro (VENTI!). Grazie lo stesso!Dicevamo delle spese. Già, centocinquanta ex calciatori di ogni regione d’Italia da portare in città. Alcuni, una ventina, per condizioni fisiche e per la distanza del luogo di residenza, oltre che per l’età, da fare arrivare obbligatoriamente in aereo. Poi i pernottamenti, la ristorazione, la logistica legata ai trasferimenti. E il materiale sportivo da adoperare nel mini torneo del 24 sera, le premiazioni, le magliette commemorative, spese varie e quant’altro. Ma non era solo il mini torneo. C’era in programma una bellissima e curata mostra fotografica, con immagini inedite e suggestive, un convegno sul calcio a Benevento con la partecipazione di massime autorità del mondo sportivo. Una sala cinematografico avrebbe trasmesso in continuazione, con ingresso gratuito, filmati storici e anche inediti, relativi alla storia del calcio sannita, messi su dopo mesi di ricerca certosina dal bravissimo Giuseppe Marlon Salzano (anche lui ha lavorato per niente). Un evento che, si badi bene, avrebbe rivitalizzato la città per ben tre giorni, soprattutto facendo anche lavorare strutture ristorative ed alberghiere, bar e varie attività commerciali nonchè qualche decina di ragazzi volenterosi che avrebbero fatto parte dello staff di accoglienza e di sicurezza.Era stata ideata una festa per TUTTI i calciofili sanniti e non solo per loro… Soprattutto un omaggio alla Società attuale, per tutto quello che sta realizzando a livello sportivo e, soprattutto, nel sociale. Perché il calcio è un fenomeno di massa, e quindi scrivere nel sociale non è sbagliato.Oltre alla ricerca di possibili sponsor, l’organizzazione aveva pensato di far pagare un biglietto simbolico a chi fosse venuto a partecipare: 10 euro, biglietto comprensivo di una bella t-shirt commemorativa dell’evento, con impresso il logo della manifestazione e quello del Benevento Calcio. Un modo per dare a tutti la possibilità di contribuire, con un minimo sforzo, alla riuscita della manifestazione. Sicuramente non uno strumento per lucrare…visto che una maglietta con sovrastampa a colori ha un costo. Tutto qui.Mai come oggi, dobbiamo dare atto a chi dice da sempre, che in questa città qualsiasi iniziativa è tempo sprecato. Che l’indifferenza, l’apatia e l’invidia sono un male che soffoca la città e tutti coloro pensano e sperano di potere fare qualcosa di importante, in qualsiasi campo.Mai come questo momento ci rendiamo conto che dobbiamo migliorare, crescere, ma soprattutto cambiare mentalità… Ma questa è un’altra storia in una città dove regnano apatia e disinteresse per tutto. Noi ci arrendiamo, costretti a farlo, sicuramente. Certo, ammettiamo di avere perso questa battaglia, consentiteci il termine. Perso, ma a testa alta, con l’onore delle armi. Abbiamo perso ma non siamo usciti sconfitti… La sconfitta è di Benevento città e di quella parte di beneventani che, adesso, gioiranno anche per quest’altro fallimento di iniziativa. Altrimenti, poi, di cosa si parlava per il Corso?Non ci rimane altro che scusarci con tutti coloro che hanno dato il loro contributo economico alla causa ed a chi ha lavorato sodo per aiutarci, come Gerardo Bagnoli, Stefania Fina e l’insostituibile Cosimo Di Dio. Chiediamo scusa a chi si è sentito infastidito dalle nostre telefonate e dai nostri fax, lo avevavo fatto esclusivamente perchè pensavamo che una tale iniziativa, a livello imprenditoriale, potesse interessare. La pubblicità, in fondo, è l’anima del commercio…ma anche in questo abbiamo sbagliato.Adesso ci resta solo da dover chiedere scusa a tutti coloro che avevano già la valigia pronta, felici di ritornare nella nostra città per rivivere per un giorno insieme a noi tutti una bella pagina di storia calcistica…che per quanto voglia sembrare effimero, sempre storia rimane: storia di vita.Lo faremo da subito, ritelefonadoli, uno ad uno, spiegando loro i motivi di questo imprevisto e forzato dietro front. Ammettendo che, in fondo, la città non ha voluto noi ma nemmeno loro. Sperando che ci capiscano e ci continuino comunque a voler bene.www.beneventofree.it

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