La scuola di Arte Presepiale di Francesco Salvati consente la nascita di nuovi artisti.

Sono frequentatori assidui della scuola di Francesco Salvati, maestro da anni impegnato nella diffusione dell’arte presepiale, che riesce ancora a scavare nell’intimo di ogni individuo fino a farne emergere doti artistiche. Stavolta nella sua Cassano ha coinvolto, in un progetto voluto da don Ermanno Ruocchio, alcuni ragazzi, studenti con l’identico obiettivo nascosto.
Filomena Di Pietro (la prima a sin nella foto) frequenta il secondo anno della Facoltà di Ottica ed Optometria della Federico II. Lamentando mancanze di centri di cultura a Cassano, si è cimentata con il presepe per proporsi nuovi orizzonti; stimolata da Francesco Salvati anche lei sta provando a scoprire in questo lavoro il senso (a volte) ignoto del presepe.
Antonio Di Marzo, (il secondo da sin nella foto),  mette in risalto il significato del lavoro di squadra ma anche quello della collocazione del castello del re (Erode) all’apice dell’opera e la grotta alla base; tutto il senso negativo che fa da contorno all’esistenza terrena, come la corruzione di cui tutt’oggi ne sono piene le cronache, ma che esisteva anche duemila anni fa, che domina dall’alto. Ma in fondo, alla base, c’è sempre il bene; prevale sempre il senso positivo della vita.
Francesco Rossi, (il secondo da dx nella foto), iscritto alla Facoltà della Prevenzione negli Ambienti di Lavoro della Federico II, è cresciuto con l’obiettivo di creare un presepe dall’alto contenuto artistico; sottolineando l’impulso fondamentale di Francesco Salvati, riconosce nella Chiesa lo stimolo alla realizzazione di un presepe artistico.
Mario Rossi, (il primo a dx nella foto), diplomato all’Istituto Nautico, emozionatissimo ed orgoglioso dell’opera, ci tiene a sottolineare la voglia di proporre il piccolo centro caudino come punto di partenza della cultura del presepe, catalizzatore del Natale in ogni casa.
Il lavoro svolto dai ragazzi di Cassano è stato seguito passo-passo dal parroco, don Ermanno Ruocchio, impegnatissimo nella comunità del piccolo centro Caudino con l’obiettivo soprattutto di fare da catalizzatore verso le giovani generazioni. Ha elogiato la disponibilità dei quattro ma ha anche criticato l’assenza di proposte dai giovani moderni, legati troppo alla tecnologia e poco ai valori della vita. Il suo grande pregio è stato quello di mettere a disposizione dei giovani presepisti cassanesi lo spazio a fianco dell’altare della chiesa parrocchiale. Evidentemente la fiducia già covava verso i giovani presepisti.
Francesco Salvati, (al centro, nella foto) vero motore dell’arte presepiale sannita-caudina, è orgoglioso dei ragazzi e del loro lavoro. Dopo averli seguiti da tempo, insegnando loro i processi principali della lavorazione del presepe, ha proseguito nel condurre in porto un progetto molto impegnativo come quello di realizzazione di un’opera presepiale per pastori di grandi dimensioni nella parrocchia della propria cittadina. La sua soddisfazione malcelata si sintetizza nella sua frase: “Non hanno più bisogno di me”.
Così passa il testimone ai giovani che ora devono proseguire con questa enorme eredità, pesante perché prosecuzione di un solco tracciato da un Maestro dallo spessore umano di Francesco Salvati, ma fatto di un percorso in discesa, facilitato dalla loro preparazione ed intelligenza e dai mezzi moderni che la tecnologia moderna mette a disposizione di tutti; ma fruibili maggiormente dai giovani. Quella tecnologia che se inizialmente allontana dal vero senso terreno, poi ne ripristina le distanze e ne rimette in luce lo spessore.
Unanime il coro di ringraziamenti verso il Comitato Festa Maria Santissima delle Grazie di Cassano Caudino; ed a Nicola Miranda, custode parrocchiale, per la sua enorme disponibilità.
La scuola presepistica di Francesco Salvati da Cassano Caudino raccoglie, così, i suoi frutti, ed il Maestro ne mette da parte in cantina una buona quantità; per la semina del prossimo futuro.
 
Il Laboratorio di Francesco Salvati non conosce soste; dopo l’Epifania i corsi continueranno incessantemente; basta prenotarsi.

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