LAVORATORI DELLA IGIENE MENTALE, CGIL:” UNA DISATTENZIONE DELLA ASL”

Dopo numerosi anni di precariato e sacrifici, ancora una volta giungeva a termine, non più tardi della giornata dello scorso mercoledì 1° settembre, un fermo automatico per i lavoratori del servizio di igiene mentale, il cui contratto di servizio con l’ agenzia dalla quale dipendono, è scaduto pur essendo già pronta, prima ancora della scadenza, la proroga dello stesso.

Proroga che, però, ha subìto dei ritardi tecnici per una disattenzione della ASL, provocando in tal modo un vuoto, per fortuna durato molto poco, che però ha causato incertezza, malcontento e anche qualche reazione, conseguenze perfettamente evitabili qualora fosse stata resa nota in tempi non sospetti, la delibera di proroga del servizio fino al prossimo mese di dicembre.

Un respiro di sollievo, quindi, in una giungla da sempre costellata di incertezze o di certezze assolutamente precarie e a termine, come i contratti di chi, da una vita intera, lavora al fianco di pazienti così delicati come sono gli utenti del dipartimento di salute mentale.

Un monito alla ASL dunque, affinchè tali vuoti normativi non si verifichino più sulla pelle dei lavoratori a causa di una firma non apposta in tempo, in calce ad una delibera già pronta; anzi: ben vengano azioni legate alle assunzioni dirette di nuovo personale, come pare stia timidamente succedendo, senza però scalzare fuori i lavoratori dipendenti da ditte o agenzie private che, invece, andrebbero maggiormente sostenuti con appositi percorsi di stabilizzazione, onde vedergli riconosciuto il merito per aver lavorato per circa venti anni, all’ ombra di un ossequioso silenzio che li vede, ancora una volta, legati ad un sottile filo di sopravvivenza.

FP CGIL BN

Coord. Sanità Privata

Pompeo Taddeo

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