MANCATA VISIONE DI ALCUNI ATTI AMMINISTRATIVI, I CONSIGLIERI DI CAMBIAMO CEPPALONI NON LASCERANNO LA SEDE COMUNALE ALLA CHIUSURA DEL MUNICIPIO

 

"Abbiamo chiesto al funzionario incaricato e al sindaco di poter visionare alcuni atti che riguardano l’elargizione di contributi ad alcuni residenti e ci è stato detto che non è possibile", affermano il capogruppo Barone e il consigliere Mazzeo che da oltre un’ora sono in un ufficio del Municipio di Ceppaloni. "Si tratta di trasparenza e di rispettare le norme nazionali. Sia il testo unico degli Enti locali, sia alcune sentenze e anche la commissione per l’accesso agli atti amministrativi di Palazzo Chigi hanno sancito che i consiglieri comunali debbono visionare e ottenere atti e notizie utili per l’espletamento del mandato". 

Per Barone e Mazzeo "questo diniego, con la scusa di un regolamento comunale non chiaro e che contrasta con norme e disposizioni nazionali, è alquanto anomalo e non sappiamo che cosa nasconde". Inoltre, i consiglieri di Cambiamo Ceppaloni riportano alcuni pareri dell’apposita commissione del Governo nazionale sugli atti amministrativi. 

Per il Comune di Morino è stato sancito che "i consiglieri comunali possono accedere a tutti i documenti adottati dal Comune in virtù del munus di cui ciascun consigliere comunale è individualmente investito in quanto membro del Consiglio, salvo eventuali ipotesi di segreto d’ufficio nei casi espressamente indicati dalla legge"; per il Comune di Conselva è stato scritto: "I consigliere comunali, pur avendo il diritto di prendere visione di tutti gli atti necessari all’espletamento del loro mandato, non debbono rivolgere richieste indeterminate alle rispettive amministrazioni, ma devono consentire una sia pur minima identificazione dei supporti documentali che intendono consultare"; per il Comune di Casalserugo è stato affermato: "Il consigliere comunale ha diritto di ottenere le notizie e le informazioni utili all’espletamento del proprio mandato, senza alcuna esclusione per i documenti contenenti dati sensibili, essendo egli tenuto al segreto d’ufficio e quindi tenuto a non divulgare le informazioni di cui è venuto a conoscenza nell’esercizio del mandato, nella forma più completa dell’estrazione di copia".

Dunque, per Barone e Mazzeo è chiarissimo che "la visione degli atti deve essere immediata e in qualsiasi momento, per la copia degli atti che si ritengono chiedere si può anche attendere. Ma rifiutare la visione degli atti è un abuso che non ha precedenti e sul quale andremo fino in fondo".

Quindi, i consiglieri del gruppo Cambiamo Ceppaloni chiedono “l’immediato intervento del prefetto Blasco per consentirci di svolgere il nostro mandato secondo quanto previsto dalle normative in materia”.

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