Mancosu torna a strappare applausi, il sardo uno dei migliori in campo

 E’ stato oggetto di critica in ogni discussione tra tifosi e anche sulle pagelle del lunedì. In pochi, però, hanno capito il suo vero messaggio. Se Marco si arrabbia è solo per il bene del Benevento, perché lui ci crede. Lui, come tanti altri, ha un conto in sospeso con la Strega. Non ha ancora raggiunto l’obiettivo: la Serie B. Marco rincorre ancora questo sogno, il suo e quello di tutta la città di Benevento. Il trequartista di Cagliari è stato fischiato, sin da quando iniziava a togliersi la tuta per entrare in campo e rilevare un suo compagno. Ha subito critiche e fischi per settimane intere. A volte giusti, a volte no perché le prestazioni di un calciatore non sono mai, sempre e soltanto, da dieci e lode. Sottolineo, però, che in più di un’occasione questi sono stati eccessivi. Mancosu tira, palla fuori, si fischia. Mancosu fa gol, si esulta. Con grande professionalità Marco ha saputo metabolizzare i fischi, da li ne ha tratto tutta la forza per superare un momento difficile sia per lui che per tutta la squadra. “Il coraggio non è mai stato non avere paura, le persone coraggiose sono quelle che affrontano i loro timori e le loro incertezze, sono quelli che le ribaltano a loro vantaggio usandole per diventare ancora più forti”, Fabio Caressa introdusse così Italia-Repubblica Ceca ai Mondiali 2006. Le stesse parole le dedico a te, caro Marco. Più forte dei fischi, più forte di tutti. Tu, che ieri, quando sei stato sostituito, hai preso applausi da chi prima ti aveva solo fischiato, dopo una prestazione eccellente. Christian Schipani

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