Mensa scolastica. Comune: “Sospensione servizio in attesa del Tar”

L’amministrazione Comunale ha comunicato che il servizio di mensa scolastica è sospeso in attesa che il Tar si pronunci in seguito al ricorso di alcuni genitori in merito alla richiesta di poter portare il pasto da casa. Secondo il Comune di Benevento con questa modalità non sarebbero garantite le condizioni igienico sanitarie.
“L’Amministrazione Comunale di Benevento ha valutato in seno al competente Consiglio Comunale la ridefinizione del Regolamento per il servizio di refezione scolastica presso le scuole comunali prevedendone l’obbligatorietà per tutti gli utenti.
Tale scelta dell’Amministrazione è apparsa doverosa al fine di assicurare, in concreto, lo svolgimento del servizio a mezzo impresa all’uopo selezionata con gara di appalto, gara che presuppone evidentemente l’individuazione del numero degli utenti e dei plessi scolastici da fornire.
La scelta della obbligatorietà è stata dunque resa necessaria per consentire l’acquisizione di tale fornitura in condizioni ottimali: le stesse condizioni di salubrità dei locali destinati alla refezione scolastica possono essere garantite solo in presenza di un unico operatore e a mezzo di pasti confezionati nel rispetto dei disciplinari tecnici.
In assenza di tutto ciò l’Amministrazione ritiene di non essere in grado di garantire qualità e sicurezza alimentare: si pensi alla circostanza che possano pervenire presso i plessi scolastici pasti non in linea con la disciplina sanitaria di riferimento o, in alcuni casi, utilizzati da soggetti affetti da patologie allergiche.
Su tali temi delicati vi è in atto nel nostro Paese, come spesso accade, uno scontro ideologico che ha generato differenti decisioni amministrative e, per l’effetto, differenti decisioni giurisprudenziali – la gran parte dei quali dei Giudici ordinari -.
Questa amministrazione resta in fiduciosa attesa delle decisioni del Giudice Amministrativo Campano.
Nelle more di tali decisioni evidentemente il servizio di refezione scolastica, in corso di affidamento, non sarà attivato dalla nostra Amministrazione non essendo possibile garantire le predette condizioni sanitarie ed amministrative per il corretto svolgimento della essenziale fornitura per i nostri giovani concittadini: all’esito di tali giudizi saranno come di consueto assunte le decisioni di pertinenza dell’Amministrazione.
Ancora una volta sarebbe stato auspicabile un intervento definitorio del nostro Legislatore, o del Ministero competente: siamo invece in presenza, come di consueto, di una rimessione della materia alle decisioni delle singole Amministrazioni locali ed ai variegati orientamenti della giurisprudenza.”

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