NARDONE MANDI TUTTI “AI LORO PAESI”

“Credo che la crisi che investe il centrosinistra, oramai avvitatasi su se stessa, sia giunto ad un punto morto. Infatti, tutti i contendenti si sono spinti oltre misura ed oggi nessuno di esso è nelle condizioni di fare il, così detto, passo indietro. Non lo possono fare i D.S. a meno che non intendono perdere il Sindaco di Sant’Agata dei Goti abbandonandolo al suo destino. Non lo può fare la Margherita che, avendo ricevuto due sonori ceffoni dai suoi due maggiori alleati (D.S. e UDEUR), uno al Comune di Sant’Agata dei Goti l’altro alla Comunità Montana del Taburno, oggi non può che tenere il punto, a meno che, anche in questo caso, non intenda perdere qualche pezzo oltre che la propria la dignità politica. Di certo non lo può fare l’UDEUR che, sentendosi il primo partito della coalizione, e ritenendo di dover essere indennizzato dagli alleati per il comportamento che questi hanno tenuto fino ad oggi alla Comunità del Taburno, intendono dettare le condizioni del gioco. In tutto questo chi davvero è sotto scacco, tra l’altro non centrandoci niente in tutta questa manfrina, è il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Benevento. Infatti, come tutti sanno, questo Ente sta vivendo non una crisi propria, ma, una crisi di riflesso. Come ho avuto modo di dire già in un altro mio intervento l’unico, quindi, che può sbloccare il puzzle impazzito della coalizione è l’on. Nardone. Egli infatti potrebbe attuare la sua minaccia di dimissione mandando tutti “ai loro paesi” sia in senso figurato che reale. Così facendo, tutti gli assessori e consiglieri provinciali della sua maggioranza, liberati una volta e per tutto degli impegni nell’Ente Provincia, potrebbero ritornarsene ai loro paeselli a discutere di tutte queste questioni che, a loro dire, hanno carattere “locale”. Come cittadino prima e come amministratore poi non posso che denunciare tutta la mia insofferenza per questo stato di cose.”

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