Dopo un’attenta ricognizione dei luoghi mediante l’utilizzo del metodo scientifico delle evidenze fisiche (MEF), che ha consentito il conseguimento di ragguardevoli risultati a livello nazionale con gli arresti dei responsabili, i forestali hanno individuato un ordigno incendiario utilizzato per causare il rogo che ha interessato una vasta area boscata.
I reperti rinvenuti sono stati posti sotto sequestro dal Corpo Forestale, a disposizione dell’A.G., ed in attesa di essere analizzati dagli specialisti del CNR di Padova e della Polizia Scientifica di Roma. Le eventuali impronte digitali presenti e l’analisi del DNA potranno utilmente indirizzare gli investigatori alla scoperta dei responsabili.
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