PADULI NUOVA: PROTOCOLLATA PRIMA ISTANZA A FAVORE DELL’INFANZIA

Vista la totale mancanza in paese di spazi adeguati per attività ludico-ricreative infantili e la difficile fruibilità di impianti sportivi, preso nota della necessità, evidenziata a più voci dagli stessi cittadini, di organizzazioni e strutture per accogliere i figli di genitori lavoratori nel periodo estivo, il gruppo politico Paduli Nuova, riuntosi ieri sera in assemblea, ha chiesto al proprio rappresentante in consiglio Antonio Sarno di farsi portavoce in comune di tali bisogni divenuti ormai vere urgenze col periodo estivo e la chiusura delle scuole.

Al primo punto del documento si richiede l’individuazione e la messa a norma di aree adatte e sicure per attività ricreative dei bambini: le poche giostrine nella villa comunale sono ormai troppo vecchie e richiedono continua manutenzione, ma soprattutto non si trovano in un’area sicura, pulita e protetta come dovrebbe essere. Si sollecita inoltre una gestione razionale a favore della comunità dei campi da tennis e da calcetto in via Ariella, sono buone strutture ma poco facilmente fruibili, e potrebbero essere molto utili per la socializzazione dei ragazzi nei periodi estivi. Si richiede infine l’organizzazione diretta o l’incentivo all’organizzazione di un campo solare con baby parking: i genitori lavoratori, terminate le scuole, si trovano in gravi difficoltà nel trovare persone adatte ad affidare i propri figli e sono costretti spesso a rivolgersi a strutture fuori paese, vedendosi aumentare spese e problemi logistici.

Ha dichiarato il consigliere Antonio Sarno: “Io ho preso degli impegni con i cittadini di Paduli e metterò in campo tutte le mie forze per onorarli. Ci sono delle urgenze da affrontare subito, non possiamo più aspettare, e la prima necessità in ordine temporale è pensare all’estate dei bambini. Durante il nostro punto d’incontro domenicale fatto un mese fa, i bambini ci hanno raccontato i loro desideri per un paese migliore e la loro prima richiesta è stata avere spazi per giocare; non è una richiesta irrealizzabile, per cui diamoci da fare”.

 

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