Paoloni sotto torchio la sua linea non cambia

L’interrogatorio, durato oltre sette ore, è stato condotto dall’avvocato milanese Ettore Traini, scelto dal procuratore Stefano Palazzi, e si è tenuto nella casa alla periferia di Cremona dove Paoloni sta scontando gli arresti domiciliari.

PARZIALI AMMISSIONI – Luca Curatti, uno dei legali di Paoloni, ha confermato che "la linea difensiva è sempre la stessa": il giocatore, quindi, avrebbe ammesso di essersi messo d’accordo per truccare alcune partite perché sommerso dai debiti (pur dichiarando di aver dato sempre il meglio di sé in campo), negando però di aver somministrato tranquillanti ai propri compagni in occasione del match tra i grigiorossi e la Paganese. Domani, intanto, il gip di Cremona deciderà se allentare le maglie degli arresti domiciliari per Paoloni che avrebbe chiesto di poter scontare la pena nella propria casa di Civitavecchia o, quantomeno, di potere avere colloqui con altri familiari oltre che con la moglie e i suoi legali

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