Patrizia  Callaro: “Ora tocca a noi! Più che uno slogan, un’esortazione alle donne della nostra città”

In un momento in cui la cronaca svela la violenza di genere come un fenomeno in crescita, la Consulta delle donne può sicuramente rappresentare un importante punto di riferimento.
Sta quindi a noi richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica ed intervenire sul territorio in termini di prevenzione, sensibilizzazione, risoluzione dei tanti problemi ancora irrisolti che quotidianamente continuano ad assillare le donne nelle loro case, nei luoghi di lavoro ed anche in quelli di svago.

Mi auguro che questa delibera, che ha trovato l’unanimità del Consiglio comunale,possa far si che l’impegno concreto, indispensabile, disinteressato delle donne di Benevento richiami l’attenzione dei suoi tanti problemi.
Si tratta quindi di un passaggio importante. Non solo per consolidare quanto si è già fatto per la nostra autodeterminazione, ma soprattutto per ampliare la sfera delle competenze e delle decisioni di genere.
Siamo partite da una volontà già espressa dal consiglio comunale circa cinque anni fa
–  e di questo ringrazio la collega Consigliera Floriana Fioretti che per prima, nella precedente consiliatura, ha voluto che si adottasse questo Istituto democratico previsto dallo Statuto del Comune di Benevento –
ed abbiamo apportato alcune necessarie modifiche per renderla pienamente operativa.
Implementando la normativa regolamentare, abbiamo infatti dettagliato il ruolo che la consulta delle donne deve rivestire nell’ambito del nostro territorio e quali scopi si propone di perseguire.

Abbiamo quindi specificato la composizione, i compiti e le modalità di elezione dei suoi organi.

Immagino – almeno questo è il mio auspicio – che le diverse sensibilità ed esperienze che parteciperanno alla Consulta, partendo dalla conoscenza dei bisogni, dalla valorizzazione delle persone e del dialogo, dovranno anche diventare un punto riferimento per superare le evidenti criticità di genere.

Soprattutto avvalendosi dei tanti talenti femminili presenti nei vari ambiti del lavoro, delle imprese e dell’associazionismo della nostra città.
Diamo oggi un forte messaggio, civile e politico. L’impegno e le battaglie passate non ci consegnano diritti acquisiti, ma sono un patrimonio di passi in avanti da tutelare ogni giorno ed in qualunque contesto.

Rinnovo, quindi, il mio ringraziamento alle colleghe che mi hanno preceduto nel proporre questa iniziativa, all’intero Consiglio comunale, ed infine al Sindaco Mastella. Nell’affidarmi la delega alle Pari Opportunità, mi ha infatti indicato l’istituzione e l’attivazione della Consulta delle Donne come una delle priorità a cui avrei dovuto occuparmi.

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