La battaglia verbale tra Pepe ed il Principe presidente dell’azienda metropolitana di trasporti urbani è di per se incomprensibile, quasi assurda. Mosè vorrebbe salvare capre e cavoli, per rendere credibile quel concorso e salvare il suo fondoschiena dall’assalto dei concorrenti vincitori in graduatoria. Ciò dal punto di vista umano è accettabile. Ma il buon Claudio deve fare i conti col “padrone” dei bus titolare (a differenza della GESESA dov’è in minoranza) del 100% del pacchetto azionario:il Comune di Benevento e per esso il Sindaco pro tempore Fausto Pepe. Pur se dovesse arrivare l’illuminato parere di un eccelso giurista (con quali soldi sarebbe pagata la parcella?) non sarebbe comunque sentenza e sappiamo che spesso la stessa giurisprudenza non fa testo. Ed allora caro Claudio Mose Principe, salvati dalle……….. acque, non gettare altro fango in un pantano(sembra di moda oggi …..vedere vignetta prima pagina Mattino) poiché tu come il cavaliere non siete sicuri che……..sia fango. Al Sindaco pro tempore, azionista unico dell’AMTS solo una parola: in questo caso le decisioni vanno prese prima e poi esternate in conferenza stampa. Sarebbe stato opportuno “intimare” al Principe la resa, dal pulpito della maggioranza azionaria, evitare un’ altra abbuffata di chiacchiere, su di una vicenda che secondo molti,anche esponenti della maggioranza, sarebbe dovuta essere messa a tacere immediatamente, o ancora meglio evitata sul nascere. Vabbè ma ha tenuto banco per l’intero mese di agosto…..ma ora è settembre…è tempo di migrare.
Geppino Presta
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