Punti di svista……….: le strisce sempre più blu, in rosso il conto degli automobilisti!

Una vera e propria “parcometromania”sembra aver assalito i vertici aziendali per fare cassa, così da emulare l’altra gestione aziendale cittadina, l’ASIA, che si “abboffa” con la TARSU. Non nego che c’è necessità di regolamentare la sosta lungo le principali arterie cittadine, soprattutto in prossimità di importanti Uffici, o di agglomerati commerciali. Che senso ha un parcometro in Via Pertini se non penalizzare in tempi scolastici i genitori in attesa o magari il pendolare costretto per recarsi al lavoro ad usufruire dei bus extraurbani? Che senso ha il parcometro in via XXV luglio allorquando sia il Consorzio Agrario che gli Uffici della provincia hanno un piazzale di sosta? Ha un senso il parcometro al Viale degli Atlantici, al Viale Mellusi, in via Paga e lungo il Viale principe di Napoli.Ma non bisogna negare che sono stati costruiti edifici senza box o garage e che quindi per i residenti(e non sono pochi) c’è necessità di “deporre” in sosta l’auto nelle ore di rientro a casa. Indubbiamente si vuole fare cassa, e con l’apertura(prossima? O ventura?)di Colonnette vi sarà ancora una ulteriore disponibilità di parcheggio….ma comunque e sempre a pagamento. L’orgia dei parcometri se da un lato soddisfa la sete di danaro delle casse dell’AMTS, dall’altra mette un ulteriore balzello nel portafoglio del cittadino, senza che il servizio trasporti urbani venga migliorato, riorganizzato(che senso ha la mattina vedere lungo Viale Mellusi tre autobus rincorrersi intorno alle 7,40 per raggiungere magari la medesima destinazione?) e posto in condizioni di scelta obbligata al cittadino per la mobilità interna. E’ facile dipingere quattro strisce blu e incamerare l’euro per la sosta, ma la resistenza dell’economia ha un limite e con l’arrivo del federalismo fiscale certamente ci sarà da mangiare per molti pane e cipolle…..con relative lacrime amare.

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