QUALITA\’ DELLA VITA:TRENTO SU PODIO, NAPOLI ULTIMA, MALE ANCHE BENEVENTO

bene le province
delle grandi realtà urbane, con Torino e Roma che svettano
sulle altre riuscendo a guadagnare rispettivamente 40 e 25
posizioni rispetto all’anno scorso: questa in sintesi la
fotografia scattata da Italia Oggi e dall’Università La
Sapienza con la dodicesima indagine sulle province italiane, che
ha inteso valutare la qualità della vita analizzando 9 voci
particolari: ambiente, affari e lavoro, criminalità, disagio
sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e
scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita.
   Trento, provincia autonoma e reginetta del mitico nord-est,
sopravanza tutte le altre realtà territoriali facendo il bis
del 2002, imponendosi nella top ten su Mantova, Belluno,
Bolzano, Pordenone, Siena, Cuneo, Sondrio, Aosta e Parma. La
prima posizione della provincia di Trento per qualità della
vita, sottolineano gli autori dell’indagine, si spiega con le
buone performance archiviate negli ambiti affari e lavoro,
ambiente, popolazione e servizi finanziari e scolastici. Da
sottolineare anche la grande rincorsa della provincia di
Pordenone, quinta, che rispetto all’anno scorso recupera
addirittura 32 posizioni; allo stesso modo di Aosta, risalita di
34 posti.
   Come nel 2009 anche quest’anno è la provincia di Napoli a
occupare il posto di fanalino di coda della classifica, simbolo
tuttavia di un Mezzogiorno – viene sottolineato – che fa segnare
un ulteriore arretramento, cancellando i buoni risultati del
2009, quando era emerso un gruppo di province con
caratteristiche omogenee (Campobasso, Foggia, Bari, Potenza e
Matera) in cui la qualità della vita veniva giudicata
accettabile.
   In termini complessivi, informa l’indagine, le province in
cui la qualità della vità è buona o accettabile sono 55
(contro le 57 dell’anno scorso); le realtà in cui è invece
scarsa o insufficiente sono 48 (2 nel Nord-Ovest, 1 nel
Nord-Est, 9 nel Centro e ben 36 nell’Italia meridionale e
insulare). E, come accennato, proprio quest’ultimo dato sembra
essere uno dei punti clou dell’indagine, evidenzia infatti una
tendenza del nostro Meridione che nell’arco di un anno ha visto
peggiorare le proprie performance in ordine sparso: da Agrigento
a Crotone, da Brindisi a Salerno, passando per Foggia, Oristano,
Catanzaro, Catania, Benevento e Sassari.
   Nelle province delle grandi città saltano agli occhi i casi
di Roma, che raggiunge il 57/mo posto recuperando ben 25
posizioni, e anche Torino, ferma al 51/mo dopo aver recuperato
ben 40 gradini; in terreno positivo anche Milano, fotografata al
49/mo posto (+5). Di segno diverso Bologna (21/ma, -6), Firenze
(13/ma, -13) e Venezia (52/ma, -11).(ANSA).

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