REDDITO DI EMERGENZA, ACLI IN CAMPO CON UN SITO WEB DEDICATO

IL PRESIDENTE DANILO PARENTE: “UN SOSTEGNO CONCRETO ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ. ABBIAMO ISTITUITO UNA TASK FORCE PER GESTIRE LE DOMANDE, SCADENZA IL 30 APRILE”

Il nuovo Decreto Sostegni, approvato qualche giorno fa dal Governo
Draghi, ha inserito, tra le misure anti crisi, anche il nuovo Reddito di
Emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio. La misura è un sostegno
economico ai nuclei familiari in condizioni di necessità e varia dai
1.200 a i 2.400 euro con incrementi nel caso siano presenti in famiglia
componenti con disabilità. Ne abbiamo parlato con l’Avv. Danilo Parente,
Presidente Provinciale delle ACLI di Benevento.

Presidente, il Governo Draghi ha esteso il Reddito di emergenza anche
per marzo, aprile e maggio, per voi cosa significa? Siamo consapevoli
che si tratta di un’azione sociale importantissima, di contrasto alla
povertà in costante aumento anche nella nostra Provincia. Per questo
tutti i servizi delle Acli, Caf e Patronato si sono messi al lavoro da
subito: abbiamo già istituito una task force per rispondere in maniera
precisa e capillare e ce la metteremo tutta affinché tutti coloro che
vivono in situazioni complesse e hanno diritto al REm, riescano a fare
la domanda all’INPS.

I tempi per presentare la domanda di REm sono molto stretti però. Sì, le
domande vanno presentate entro il 30 aprile prossimo, per questo oltre
alla consueta modalità per appuntamento in presenza, abbiamo creato un
sito dedicato esclusivamente al Reddito di Emergenza, già attivo, dove
sarà possibile inviare i dati per la domanda REm, in tutta sicurezza e
evitando inutili code: basta accedere al sito www.rem2021.it  muniti di
ISEE aggiornato e al resto ci penseremo noi. Al Patronato Acli il
servizio è gratuito, meglio affidarsi a mani esperte che conoscono bene
la materia.
Quali sono i requisiti per accedere al Reddito di emergenza?  Prima di
tutto bisogna essere in possesso di un modello ISEE aggiornato perciò
consiglio, a chi ne fosse sprovvisto, di prendere subito un appuntamento
con i nostri operatori del CAF, ricordiamo i tempi sono molto stretti.
Poi ci sono una serie di requisiti, questi i principali:
1.        Valore del reddito familiare riferito alla mensilità di febbraio 2021
inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio REm. Per i
nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, la soglia
reddituale di accesso al beneficio aumenta di un dodicesimo del valore
annuo di locazione, come da dichiarazione ISEE.
2.        Residenza in Italia, con riferimento al solo componente che richiede
il beneficio.
3.        Patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro riferito all’anno 2020.
La soglia è aumentata di ulteriori 5.000 euro per ogni componente del
nucleo familiare diverso dal richiedente, fino a un massimo di 20.000
euro. Tale massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza
nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave
o di non autosufficienza.
4.        ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a
15.000 euro.
5.        Nel nucleo familiare non devono essere presenti componenti che
percepiscono, o hanno percepito, una delle indennità Covid per i
lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello
spettacolo e dello sport.
6.        Nel nucleo familiare non devono sono presenti componenti titolari di
pensione diretta o indiretta (ad esclusione dell’assegno ordinario di
invalidità) o percettori di Reddito o Pensione di Cittadinanza.
C’è qualche altra categoria che potrebbe usufruire del Rem? Sì, possono
chiedere il Reddito di emergenza anche coloro che usufruivano di Naspi o
Dis Coll, purché in presenza di queste condizioni:

1.        aver cessato di usufruire NASPI o DIS-COLL tra il 1° luglio 2020 e il
28 febbraio 2021;
2.        non avere in corso nessun contratto di lavoro subordinato, ad
esclusione del contratto a intermittenza senza diritto all’indennità di
disponibilità;
3.        non avere in corso nessun rapporto di collaborazione coordinata e
continuativa;
4.        avere un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non
superiore a 30.000 euro;
5.        non essere titolare di pensione diretta o indiretta, a esclusione
dell’assegno ordinario di invalidità;
6.        non essere titolare di Reddito o Pensione di cittadinanza.
I nostri uffici, conclude Parente, sono comunque a disposizione per ogni
chiarimento e richiesta di informazioni utili.

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