RIFIUTI: S.ARCANGELO; GIOVANI CENTRO SOCIALE OCCUPANO SITO

“L’area occupata – dicono i giovani – è una enorme estensione di terreno sotto cui covano tonnellate di rifiuti. Una fetta di paesaggio che ha già subìto un attacco ambientale devastante: inquinamento di suoli e corsi d’acqua, cedimenti del muro di contenimento della discarica, rilascio incontrollato di fiumi di percolato, contaminazione del torrente sottostante (che confluisce nel fiume Calore) con ingenti quantità di ferro e manganese”. “Un’area, peraltro – si spiega nella nota – oggetto di cedimenti franosi ad alta pericolosità sismica il cui dissesto idrogeologico ha compromesso la staticità dei suoli. E’ all’interno di quest’area che il commissariato ha deciso di impiantare il sito della nuova, gigantesca discarica, per un totale di 900mila metri cubi di rifiuti. Un piano folle, il cui effetto sarà inevitabilmente questo e solo questo: inquinamento. Dalle immagini che abbiamo girato, infatti, emerge in tutta la sua evidenza il risultato di una politica dei rifiuti che gioca le sue ultime carte sulla moltiplicazione delle discariche: la distruzione dell’ambiente”. “Nessun territorio – continua la nota del centro sociale – merita di essere devastato. Nemmeno se quel territorio è un piccolo paese di poco meno di mille abitanti dove le istituzioni campane pensano di poter seppellire i fallimenti pluridecennali delle loro politiche sull’ambiente. L’emergenza rifiuti non può e non deve ogni volta trasformarsi in un ulteriore crimine ambientale. Così come non si possono impunemente calpestare i diritti delle comunità locali in nome di un presunto senso di responsabilità di fronte a situazioni emergenziali. Siamo convinti che questa nostra iniziativa possa portare un valido contributo al problema dell’emergenza rifiuti”. “Vedere quale sarà il destino di una discarica – si conclude la nota – apre gli occhi su quella che dovrà essere una soluzione credibile, e cioé la raccolta differenziata, il riciclaggio, il riuso dei materiali, la realizzazione di isole di compostaggio per i rifiuti organici. Per non distruggere quel che resta del territorio, del diritto alla salute, della dignità degli abitanti di Sant’Arcangelo Trimonte e di tutti i comuni vittime innocenti dei rifiuti degli altri”.

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