Rivolta in carcere minorile: tra ipotesi vitto e sigarette

Secondo quanto al momento si è appreso, i detenuti che hanno messo in atto la rivolta nel carcere di Airola (Benevento) avrebbero lamentato disagi relativi al vitto e alla fornitura di sigarette. Per il Sappe dietro c’è la rivolta c’è anche altro. “É una manifestazione di forza da parte di clan della criminalità organizzata che si sono formati all’interno del carcere. La rivolta è scoppiata per questo – dice Donato Capece, segretario generale del Sappe – è una lotta tra bande e uno dei clan ha voluto così dimostrare che è più forte e che riesce a tenere in scacco anche lo Stato”. “Il problema è che l’ordinamento consente la presenza di ultra 21enni – aggiunge – Sono piccoli boss che portano avanti una lotta per la supremazia. L’ennesima dimostrazione che il carcere è una università del crimine”.

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