Rugby, l’Italia fatica ma batte gli Usa. Buona prova del sannita Canna.

Sono contento per i ragazzi. La squadra ha saputo reagire alle difficoltà, la vittoria ci rende felici. Eravamo reduci da un viaggio lunghissimo dall’Argentina, avevamo in campo una squadra molto giovane: Mbandà e Negri all’esordio, poi Panico, Ceccarelli e Gega alle loro prime esperienze internazionali. La settimana scorsa avevamo giocato meglio, ma le circostanze erano diverse”. La prima vittoria per Conor O’Shea, nuovo ct dell’Italrugby, ha in realtà un sapore agrodolce: il successo con gli Usa in California (24-20) è arrivato al termine di una partita modesta e confusa, che gli azzurri hanno addirittura rischiato di perdere. E per restare a galla ci è voluta ancora una volta la mischia, l’organizzazione della rolling maul ripartendo dalle rimesse laterali: una vecchia specialità della casa che ha portato due volte in meta il tallonatore Gega ma che denuncia gli attuali limiti della squadra.

O’Shea: “Mbandà, un ottimo esordio” – Rispetto alla bella prova con i Pumas sono almeno 3 passi indietro. O’Shea lo sa bene, ma prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Le trenta ore di viaggio da Santa Fe sono state un fattore, al pari del caldo: ma la squadra ha reagito nei momenti difficili, è sempre stata aggressiva come avevo chiesto. L’attitudine dopo il giallo a Canna è stata positiva. Mbandà ha fatto un’ottima partita, Favaro è stato un leader sul campo, i giovani stanno acquisendo velocemente esperienza. Ora abbiamo otto giorni per preparare il Canada. Miglioreremo”.

Gori, man of the match: “Ma serve più precisione” – Edoardo Gori, capitano in assenza di Parisse, ha elogiato i propri compagni per il successo: “E’ la prima vittoria di un nuovo percorso: è stato un successo sudato e per questo è ancora più bello. Abbiamo mostrato grande orgoglio, è stato questo a permetterci di portare a casa la partita. Ora dobbiamo lavorare duro per imporci contro il Canada: costruiremo una nuova vittoria lavorando duro in settimana a Toronto. Non vedo l’ora di scendere di nuovo in campo, lo spirito di questo gruppo è eccezionale”. Sì, ma si è rischiata la prima sconfitta della storia con le aquile Usa, che sono al 17° posto del ranking mondiale. “La mischia e la touche oggi hanno fatto un gran lavoro e sono state determinanti per la vittoria. Dobbiamo essere più precisi in certe fasi del gioco, ma sono sicuro che miglioreremo dove è necessario in vista della prossima partita”.

 

SAN JOSE’ – “Sono contento per i ragazzi. La squadra ha saputo reagire alle difficoltà, la vittoria ci rende felici. Eravamo reduci da un viaggio lunghissimo dall’Argentina, avevamo in campo una squadra molto giovane: Mbandà e Negri all’esordio, poi Panico, Ceccarelli e Gega alle loro prime esperienze internazionali. La settimana scorsa avevamo giocato meglio, ma le circostanze erano diverse”. La prima vittoria per Conor O’Shea, nuovo ct dell’Italrugby, ha in realtà un sapore agrodolce: il successo con gli Usa in California (24-20) è arrivato al termine di una partita modesta e confusa, che gli azzurri hanno addirittura rischiato di perdere. E per restare a galla ci è voluta ancora una volta la mischia, l’organizzazione della rolling maul ripartendo dalle rimesse laterali: una vecchia specialità della casa che ha portato due volte in meta il tallonatore Gega ma che denuncia gli attuali limiti della squadra.

O’Shea: “Mbandà, un ottimo esordio” – Rispetto alla bella prova con i Pumas sono almeno 3 passi indietro. O’Shea lo sa bene, ma prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Le trenta ore di viaggio da Santa Fe sono state un fattore, al pari del caldo: ma la squadra ha reagito nei momenti difficili, è sempre stata aggressiva come avevo chiesto. L’attitudine dopo il giallo a Canna è stata positiva. Mbandà ha fatto un’ottima partita, Favaro è stato un leader sul campo, i giovani stanno acquisendo velocemente esperienza. Ora abbiamo otto giorni per preparare il Canada. Miglioreremo”.

Gori, man of the match: “Ma serve più precisione” – Edoardo Gori, capitano in assenza di Parisse, ha elogiato i propri compagni per il successo: “E’ la prima vittoria di un nuovo percorso: è stato un successo sudato e per questo è ancora più bello. Abbiamo mostrato grande orgoglio, è stato questo a permetterci di portare a casa la partita. Ora dobbiamo lavorare duro per imporci contro il Canada: costruiremo una nuova vittoria lavorando duro in settimana a Toronto. Non vedo l’ora di scendere di nuovo in campo, lo spirito di questo gruppo è eccezionale”. Sì, ma si è rischiata la prima sconfitta della storia con le aquile Usa, che sono al 17° posto del ranking mondiale. “La mischia e la touche oggi hanno fatto un gran lavoro e sono state determinanti per la vittoria. Dobbiamo essere più precisi in certe fasi del gioco, ma sono sicuro che miglioreremo dove è necessario in vista della prossima partita”.

Rugby, l'Italia fatica ma batte gli Usa. Prima gioia per O'Shea

Mbandà in azione

Lo ‘storico’ bis di Gega: “Merito del gruppo” – Ornel Gega ha firmato una doppietta storica: “Ho solo finalizzato il lavoro dei compagni, le mete sono merito del lavoro di squadra. E’ stata una vittoria sofferta, forse avremmo potuto gestire meglio questa partita e ci concentreremo sui nostri errori per migliorare. Siamo una squadra molto giovane, un gruppo che con un po’ di malizia ed esperienza potrà ottenere grandi risultati”. Anche Mike Catt, tecnico dei trequarti azzurri, vede positivo: “I ragazzi credono nel sistema difensivo e sono orgogliosi di giocare per l’Italia, questo è molto importante. C’è energia positiva in questa squadra, stiamo lavorando e miglioreremo partita dopo partita. Dobbiamo imparare a chiudere le partite quando ne abbiamo la possibilità, cosa che oggi non è accaduta, ma vincere serve a creare fiducia”.

Tra una settimana tocca al Canada – L’infortunio a Sarto dopo una manciata di minuti, tanta incertezza nella gestione dei pochi ovali a disposizione, la meta tecnica subìta e il cartellino giallo a Canna. L’inizio italiano in California è stato da dimenticare. Per fortuna ci ha pensato ancora una volta la mischia, poi i calci di Canna e la grinta giusta nel finale hanno regalato una vittoria che mancava dall’ottobre passato. Tra una settimana col Canada sarà durissima.

Stati Uniti-Italia 20-24 (10-11)
Marcatori: p.t. 10′ cp. MacGinty (3-0); 15′ cp. Canna (3-3); 20′ m. tecnica Stati Uniti tr. MacGinty (10-3); 30′ m. Gega (10-8); 39′ cp. Canna (10-11); s.t. 3′ drop Canna (10-14); 10′ cp. MacGinty (13-14); 16′ m. Gega tr. Canna (13-21); 28′ m. Lamborn tr. MacGinty (20-21); 40′ cp. Canna (20-24)
Stati Uniti: Holder; Ngwenya (4′ pt. Te’O), Palamo, Suniula, Scully; MacGinty, Augspurger; Dolan, Clever (cap), Durutalo; Peterson (22′ pt. Tomasin), Brakeley; Baumann (26′ st. Tarr), Hilterbrand (13′ st. Taufete’e), Lamositele (36′ st. MacLellan). All. Mitchell
Italia: McLean; Sarto L. (4′ pt. Venditti), Campagnaro, Castello, Odiete; Canna, Gori (cap, 24′ st. Palazzani); Van Schalkwyk, Favaro, Mbandà (22′ st. Negri); Fuser, Geldenhuys (16′

st. Bernabò); Cittadini (16′ st. Ceccarelli), Gega (16′ st. Fabiani), Lovotti (20′ st. Panico). All. O’Shea
Arbitro: Van der Westhuizen (Sudafrica)
Note: Calciatori: MacGinty (Stati Uniti) 4/4; Canna (Italia) 4/4; McLean (Italia) 0/1
Cartellini: 20′ pt. giallo Canna (Italia); 14′ st. giallo Dolan (Stati Uniti). Man of the Match: Gori (Italia). Campo in buone condizioni, serata calda, 8.000 spettatori circa.

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