Una partita dai due volti. Nel primo tempo il Benevento ha giocato con piglio, determinazione e attenzione costante, costringendo un impacciato Colleferro a stazionare costantemente nella propria metà campo. La mischia dei sanniti era dominante, la pressione degli avanti asfissiante e così gli avversari erano costretti a continui falli (ben 10). Da questa supremazia il Benevento ricavava un’unica meta trasformata che fissava il punteggio della prima frazione sullo 0 a 7. Nel secondo tempo abbiamo assistito ad un ribaltamento completo dei ruoli tra le squadre e dopo la primavera speranzosa sul Benevento è calata una gelata improvvisa che ha dissolto le certezze del primo tempo. Il Colleferro ha iniziato a macinare gioco a piacimento, favorendo l’inserimento dei trequarti che riuscivano a mettere a segno 8 mete (7 trasformate) complice un vistoso calo atletico del Benevento che, colpito anche da una serie di cinque infortuni, non riusciva a ridare equilibrio alla sua azione, ma riusciva a segnare comunque una meta.
Il Benevento può recriminare con se stesso per la gestione sterile dei tanti calci di punizione a favore (11), problema irrisolto che ha contrassegnato in negativo l’intera stagione. Dopo la 20^ giornata il Benevento occupa l’ultimo posto in classifica, staccato di due punti dal Perugia che dalla sconfitta di misura di Messina è riuscito a portare a casa 2 punti di bonus. Nelle gare che restano da giocare (Messina e Capitolina) sono necessarie due prove maiuscole e sopratutto tenuta atletica per ottanta minuti.
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