Ruggiero:”Incontro Provincia di Benevento/Prefettura sui rifiuti…solo una presa in giro per i sanniti”

Da due anni ormai, la Provincia di Benevento e l’ ATO rifiuti sono retti dalla stessa maggioranza, che nonostante un precedente concordato ha nuovamente mandato in default la Samte, soprattutto  per i crediti non incassati come quelli maturati con il Comune di Benevento.
Lo dichiara Giuseppe Ruggiero – Consigliere provinciale del Partito Democratico.
Il Presidente Di Maria dice che sta lavorando per evitare possibili disastri ambientali, ma quello che si è visto fino ad ora sono solo tavoli istituzionali inutili, programmazione inesistente sia sull’impiantistica che sull’organizzazione dell’intero ciclo, in definitiva  il risultato di due anni di indecisioni tutte basate sull’asse Di Maria/Mastella, situazione che ci pone un grosso interrogativo, siamo di fronte a vera incapacità o c’è qualcuno che ha trovato in questo sistema indiscutibili guadagni. Perchè mentre si riuniscono saggi, esperti, tavoli tecnici, i rifiuti dei Sanniti continuano ad andare in giro per tutta la Campania mentre di pari passi il Sannio diventa il sito ottimale dove localizzare gli impianti che risolverebbero i problemi altrui. In un mondo normale il Presidente della Provincia dovrebbe dimettersi, il Sindaco di Benevento elegantemente essere esiliato. Intanto sono passati due anni e lo Stir di Casalduni è sempre fermo, fra i progetti di riconversione della Regione Campania e le fantasie del Presidente dell’ATO, sindaco di Casalduni, che invece oltre ad immaginare altro, come dice lui, chiede ai colleghi amministratori di ospitare sui loro territori qualcosa che lui non vuole a casa sua. Ormai l’ultima riunione sui rifiuti è datata 8 gennaio 2020, quasi un anno fa, ed in cui erano presenti la Regione Campania, l’ATO, la Samte e la Provincia di Benevento aimè era assente.
Nonostante il Decreto Dirigenziale n° 22 del 15 luglio 2019 in cui si assegnavano 1.097.000 euro per interventi di manutenzione delle opere edili da effettuare presso lo STIR di Casalduni, nulla è dato di conoscere sull’attività progettuale che la Provincia avrebbe dovuto mettere in essere, oltre a quella per utilizzare un ulteriore milione di euro per la messa in ripristino dell’edificio di raffinazione interessato dal secondo incendio avvenuto nel mese di ottobre.
Sembra che la storia dei rifiuti da rimuovere dallo STIR stia diventando un alibi per coprire l’incapacità di elaborare chiare soluzioni progettuali che al momento mancano nonostante i finanziamenti garantiti dalla Regione Campania, con il risultato che lo STIR di Casalduni nonostante un complessivo di quasi 15 milioni di euro di investimenti (se si tiene in considerazione anche i fondi provenienti dall’assicurazione) è ancora lì abbandonato e colmo di rifiuti.
Ma siamo fiduciosi, conclude il Consigliere provinciale Ruggiero , perchè il Presidente della Provincia e il suo management stanno lavorando, per cosa non si sa, ma prima o poi dovranno pur dircelo.

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