Samte: si dimette l’Amministratore unico Fabio Solano

I rifiuti in Campania sono ormai un problema atavico, secolare e di difficile soluzione. Tra veti incrociati di Sindaci e cittadini, tra tribunali e scartoffie sembra un puzzle impazzito.
Salta un punto della catena che immancabilmente va in tilt l’intera filiera come sembra stia accadendo in queste ore con un nuovo blocco di una linea dell’impianto di Acerra, ma nel Sannio con il grave incendio allo STIR di Casalduni.
Un blocco che ha praticamente azzerato il servizio ritiro del secco indifferenziato, che veniva lavorato proprio allo Stir di Casalduni, con la forza lavoro impegnata in questi giorni nella rimozione dei resti dell’incendio e la quasi certezza di ritrovasi alla fine senza impiego.
Un quadro futuristico che preannuncia una profonda crisi, ma che a monte come macigni pesano la conflittualità innescatasi sin al primo giorno di vita dell’Ato rifiuti Sannio e dall’enorme credito vantato dalla Samte, società in house della Provincia che gestisce lo Stir di Casalduni, nei confronti di numerosi comuni debitori. Questo è il quadro delineato dall’Amministratore unico della Samte nel corso di una conferenza stampa in cui ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico.

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