È con grande dispiacere che devo ammettere di aver avuto ragione: quanto accaduto nella fase di ripulitura del “cuore azzurro” sull’Arco di Traiano ha creato un danno maggiore di quanto previsto.
Così la Senatrice Danila De Lucia in riferimento alle scritte sull’Arco di Traiano.
Il Mattino di oggi ci informa infatti che è stato del tutto disatteso il dettato dell’art. 21 del Codice dei Beni Culturali; pertanto, questo dichiara l’archeologo della Soprintendenza, Simone Foresta, si provvederà a denunciare al Nucleo per la tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri quanto accaduto. Un fatto gravissimo, quindi, l’aver deciso di mandare qualcuno a “ripulire” senza avvertire gli uffici preposti secondo cui ‘la superficie è evidentemente stata abrasa danneggiando la base lapidea’. Vorrei che le telecamere, servite a capire che a fare il graffito è stata una ragazzina, possano dirci anche chi è andato a ripulire e, soprattutto, scoprire chi è stato il mandante. Questa vicenda, oltre a lasciarci la consapevolezza che bisogna lavorare ancora molto sui giovani per accrescere in loro il senso dei beni comuni e il valore dell’immenso patrimonio artistico italiano, ci conferma che decisioni improvvide, senza che si tengano in conto ruoli e responsabilità, possono creare danni ben superiori. A chi crede di essere ‘Il padrone del vapore’ deve essere posto un freno e, magari, regalargli un Codice dei Beni Culturali.
Non basta illuminarli: i nostri magnifici monumenti vanno rispettati! Conclude il suo intervento la Senatrice Danila De Lucia
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