Scuole occupate contro il Ddl Gelmini approvato ala Camera dei Deputati

1)      Il taglio di 7,8 miliardi di euro all’istruzione pubblica con la legge 133/2008. Riteniamo che questa cosa sia scandalosa, ed è aggravata dal fatto che dal 2008 ad oggi, in barba alla crisi, circa il doppio di questa cifra è stato speso per finanziare la guerra in Afghanistan;

2)      Il taglio del personale, corrispondente a 150.000 fra insegnanti e bidelli, che ci ha ridotto in classi sovraffollate dove gli insegnanti sempre meno ci trasmettono qualcosa e sempre di piu’ devono tenerci a bada. E poi ci vengono a dire pure che è colpa nostra perché siamo ignoranti e caotici;

3)      L’introduzione di strumenti repressivi verso gli studenti che all’interno della scuola sono attivi e cercano di far valere i propri diritti, come il voto di condotta (usato sistematicamente per ricattarli) e le 50 assenze per la bocciatura  (per scoraggiare iniziative di protesta).

All’interno della scuola occupata si sono formati dei gruppi di lavoro con il compito di organizzare le iniziative. Nei prossimi giorni l’intenzione è quella di organizzare iniziative che coinvolgano tutte le realtà in lotta, partendo dagli studenti per arrivare a professori, bidelli e operai.

La crisi l’hanno causata le banche e i potentati economici, ma la vogliono far pagare ai lavoratori e agli studenti. Studenti che diventeranno lavoratori a loro volta, ragion per cui acquista ancora piu’ evidenza quanto le lotte siano collegate."

 

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