Selezioni Eures

“Abbiamo scelto il Servizio Eures di Benevento per le selezioni nelle Regioni Campania, Puglia, Molise e Calabria perché abbiamo trovato una ottima sintonia con i vertici del Centro ed in particolare con la responsabile EURES dott.ssa Rosalba Sorice”: così ha dichiarato stamani Donatella Morgante, direttore dell’ITF al termine delle audizioni che l’hanno impegnata per due giorni nel capoluogo sannita. “La nostra Selezione – ha proseguito la dirigente – riguarda tutto il Paese: ci siamo mossi alla fine dello scorso autunno ed abbiamo già svolto i colloqui presso i Centri Eures di Roma, Milano e prossimamente saremo a Palermo e Cagliari. Questi Centri offrono buone opportunità per vivere esperienze di lavoro all’estero: il Centro di Benevento è retto con grande professionalità e competenza, notevole spirito di servizio e passione. Abbiamo constatato – ha spiegato la Morgante – che anche questi colloqui selettivi rappresentino un’opportunità formativa per i giovani aspiranti ad un lavoro all’estero perché essi hanno modo di comprendere le reali esigenze del mercato estero e di acquisire utili informazioni per il loro futuro da parte dei responsabili EURES sempre disponibili a chiarire quanto accade fuori dall’Italia in materia di lavoro”. La positiva risposta interregionale al test, tuttavia, non ha fatto dimenticare i problemi reali di inserimento lavorativo dei giovani disoccupati italiani all’estero: “Purtroppo, ha affermato la Morgante, abbiamo constatato, ancora una volta che, nonostante un elevato grado di istruzione e addirittura nonostante il Diploma di laurea, esiste tra i giovani italiani, del Nord e del Sud, un forte e generalizzato handicap: ragazzi, anche preparatissimi nel loro campo, trovano insormontabili ostacoli nella pronuncia, nella grammatica e nella sintassi dell’inglese, la lingua più parlata al mondo. Questo, ha proseguito la Morgante, oltre a pregiudicare possibilità di inserimento lavorativo in Gran Bretagna è un segnale non positivo circa la competitività del nostro Paese che rischia una concreta emarginazione”.

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