Il Sindaco Mastella in risposta alle offese dei consiglieri De Pierro e Di Dio

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha rilasciato stamani la seguente dichiarazione.
“Nonostante l’età dei due protagonisti, sembra giunta da un’altra epoca storica l’ultima nota dei consiglieri De Pierro e Di Dio, che senza un minimo contegno istituzionale offendono l’amministrazione comunale affibbiando persino etichette e giudizi che sicuramente meglio si addicono proprio agli stessi consiglieri.
Prendo in ogni caso spunto dalle loro parole per chiarire alcuni aspetti relativi al mio programma di mandato, sollecitato in ragione dei termini di presentazione.
Il documento, in fase di ultimazione, sarà presentato in una delle prossime riunioni del civico consesso, e sarà una diretta emanazione di quello proposto in campagna elettorale e votato dai cittadini. La tempistica della sua ufficializzazione non è prevista per legge ma solo da una prescrizione regolamentare del Comune di Benevento che non tiene conto, e non poteva essere altrimenti, delle eccezionalità che hanno investito questa prima parte della mia amministrazione.
Solo per ricordarne una, il Consiglio è stato impegnato prima e dopo la pausa estiva da un’estenuante sessione finanziaria che ci ha visto assumere sulle nostre spalle le responsabilità del bilancio non approvato dalla compagine uscente, di cui fanno egregiamente parte proprio De Pierro e Di Dio.
Per citarne ancora un’altra, all’atto dell’insediamento è partito un lavoro, non ancora concluso, di ricognizione e verifica delle casse comunali per definire se lo stato di pre-dissesto finanziario in cui è stato lasciato l’Ente non sia già un vero e proprio dissesto. Un discrimine che potrebbe cambiare drasticamente la programmazione pluriennale del Comune!
Un dato drammatico, reso ancora più difficile da interpretare dalla mancata presentazione della relazione di fine mandato che definisce il bilancio di un’amministrazione: previsione normativa inevasa che, però, non ha suscitato altrettante attenzioni da parte dei due consiglieri.
Se da un lato fa piacere il rinnovato spirito di verifica, i due oppositori dovrebbero però prima spiegare: uno, lo stato d’attuazione dei programmi presentati negli ultimi 10 anni durante i quali si sono ricoperti importanti incarichi amministrativi; e l’altro, le ragioni per cui in corso d’opera durante gli ultimi dieci anni, hanno più volte tradito proprio le linee programmatiche modificando il proprio posizionamento.
D’altra parte, se è encomiabile lo spirito nobile che finalmente muove i due, censurabile è il linguaggio intriso di offese ed allusioni, dal quale mi auguro vogliano prendere le distanze i colleghi consiglieri tutti. Io stesso, già nel corso di queste prime settimane, ho dato dimostrazione di non fermarmi alle appartenenze di schieramento, censurando toni e proposizioni ritenute non istituzionali: mi auguro che altrettanto vogliano fare i consiglieri di maggioranza ed opposizione.
Sarebbe bastato osservare il lavoro svolto per affrontare temi caldi come il fallimento dell’Amts, la riqualificazione del Malies, la spinosa vicenda mensa, per fugare ogni dubbio sugli indirizzi programmatici e sull’impegno profuso.

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