Sortita del segretario del Pd Bersani a Palazzo Chigi: «La provincializzazione della raccolta è un errore»

È uno dei punti del decreto legge sui rifiuti approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Era stato il premier Silvio Berlusconi, in una delle sue ultime visite a Napoli, ad annunciare ai sindaci dell’area vesuviana che la discarica di Cava Vitiello sarebbe stata cancellata dalla legge. A questa si è aggiunta la cancellazione di Serre e di Andretta. Nello stesso Cdm, sono stati sbloccati 150 milioni come anticipazione dei fondi Fas. Fondi che serviranno «al fine di consentire alla Regione Campania le indispensabili iniziative volte al coordinamento della complessiva azione gestoria del ciclo dei rifiuti anche adottando le misure di esercizio del potere sostitutivo e per l’incremento della raccolta differenziata attraverso iniziative di carattere strutturale». Servono soldi e aperture di credito per risolvere l’emergenza. Il governo lo ha capito. Nelle 9 paginette, tre articoli, una decina di commi in cui sono state sparse le richieste c’è il no però allo sforamento del patto di stabilità. E alla possibilità degli enti locali di contrarre mutui per sanare «i debiti contratti per lo smaltimento dei rifiuti».

Indagato il sindaco. Ma il tormento della vicenda rifiuti non si ferma. E così il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, è stato indagato per interruzione di pubblico servizio in seguito all’ordinanza, da lui emessa nei giorni scorsi, che vieta agli autocompattatori provenienti dagli altri comuni del Vesuviano, di sversare i rifiuti a Cava Sari.

«Ho sentito in coscienza di salire le scale perchè avevo una cosa da dire. No alla provincializzazione della raccolta e gestione dei rifiuti per risolvere l’emergenza a Napoli e in Campania».

«Sono salito un momento su per dire che non è una soluzione per uscire dall’emergenza e sottrarre la gestione dei rifiuti dalla criminalità». Così Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, lasciando Palazzo Chigi dove ha incontrato il ministro dell’Interno Roberto Maroni a proposito dell’emergenza rifiuti a Napoli. «Siamo contrari che i termovalorizzatori di Napoli e Salerno siano affidati alle province – aggiunge Bersani – il comune di Salerno è perfettamente in grado di fare in proprio il termovalorizzatore». «Ne ho parlato con Maroni – conclude – mi ha detto che ne avrebbe parlato in Cdm».

Il segretario del Pd, conversano in Transatlantico con i giornalisti, ha spiegato nuovamente le ragioni del suo «no» alla provincializzazione della costruzione dei due termovalorizzatori di Napoli e Salerno: «è una scelta sbagliata e oltretutto non dà garanzie di trasparenza. Il comune di Salerno – ha ribadito – è perfettamente in grado di realizzare il progetto, ha già identificato l’area. Così c’è il rischio di non farlo o di farlo male. Stesso discorso vale per Napoli. A Maroni ho detto ‘pensi che l’attuale amministrazione sia in grado di fare il termovalorizzatore». Li ha convinti? «Non so – ha risposto Bersani – facciano quel che vogliono, ma si assumano la responsabilità di questa scelta».

L’inaspettata e improvvisa visita del segretario del Pd a Palazzo Chigi, ha colto di sorpresa non solo i giornalisti e i fotografi che seguivano i lavori del Consiglio dei ministri, ma anche i funzionari della Presidenza del Consiglio. A raccontarlo è lo stesso Pier Luigi Bersani che conversando con i cronisti in Transatlantico ha rivelato di essere salito al primo piano trovando «dei funzionari nell’anticamera che mi hanno chiesto: già qui?»

«Ho riferito le cose che mi ha detto Bersani al Cdm. Si tratta di una cosa irrituale ma siccome noi siamo sempre pronti a cogliere le buone proposte è stato consentito anche questo. Ho riferito le richieste che irritualmente ha fatto, io mi trovavo casualmente fuori, non c’è nessun collegamento, l’ho visto e gli ho chiesto cosa facesse qui e lui mi ha detto di riferire le sue valutazioni». Lo afferma Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, rispondendo a chi gli chiede se avesse riferito le proposte fatte dal segretario del Pd sui rifiuti

IL MATTINO del 18 Novembre 2010

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