Tennis: Zverev, ‘United Cup come trampolino di lancio per un grande 2023’

Roma, 30 dic. – (Adnkronos) – Arriva la fine dell’anno e sono sempre tanti quelli che non vedono l’ora di lasciarsi alle spalle i dodici mesi appena trascorsi per andare incontro a un 2023 che ci si augura decisamente migliore. Tra questi c’è sicuramente il tedesco Alexander Zverev, ex numero 2 al mondo, che è pronto all’esordio nella neonata United Cup, l’evento a squadre miste con 18 Paesi che è in corso a Brisbane, Perth e Sydney: lo aspetta il match di apertura dell’incontro tra Germania e Repubblica Ceca contro il ceco (numero 81 Atp) Jiri Lehecka, che gli appassionati milanesi ricorderanno recente finalista alle Next Gen Atp Finals.

Il 25enne tedesco sembra essersi finalmente messo alle spalle un 2022 decisamente da dimenticare e guiderà la Germania affiancato dalle giocatrici Jule Niemeier, Laura Siegemund, Anna-Lena Friedsam e Julia Lohoff, mentre Oscar Otte, Daniel Altmaier e Fabian Fallert completeranno il quartetto maschile. Dopo sette mesi di assenza, Sascha giocherà dunque il suo primo match ufficiale post infortunio. Il due volte campione delle Nitto Atp Finals aveva subito una lacerazione dei tendini laterali della caviglia destra durante la semifinale del Roland Garros contro Rafa Nadal a giugno, prima di soffrire di un edema osseo al piede destro (in pratica un accumulo di liquido nelle ossa) a settembre mentre si preparava a rientrare nel circuito.

“Tornare finalmente in campo – ha commentato – in un torneo ufficiale è fantastico. Purtroppo è stata un lunga assenza ma mi è sempre piaciuto giocare in Australia e, in più, adoro le competizioni a squadre. Naturalmente, rientrando da un infortunio così serio, non credo di essere in grado di esprimere il mio miglior tennis, ma non vedo comunque l’ora di scendere in campo e sono sicuro che mi aiuterà giocare per il team. Questo – continua Zverev parlando della United Cup – penso sia un torneo speciale, un evento unico, per via del fatto che uomini e donne competono insieme. Spero sarà un’esperienza positiva per tutti noi e credo sia un’innovazione importante”.

Vincitore di 19 titoli Atp, Zverev è fiducioso che la sua Germania farà un buon torneo partendo dal Gruppo C contro Stati Uniti e Repubblica Ceca: “Tra noi andiamo molto d’accordo. Stiamo ancora imparando a conoscerci ma trascorrere tanto tempo insieme fuori dal campo non fa che rafforzare la nostra unione. Abbiamo giocatrici molto forti come l’emergente Jule Niemeier e poi io e Laura Siegemund siamo una buona coppia nel doppio misto”. Dopo aver saltato l’intera seconda metà della scorsa stagione, l’attuale n.12 del ranking Atp è tornato in campo all’inizio di dicembre alla Diriyah Tennis Cup e un paio di settimane più tardi ha rappresentato la squadra degli Hawks nella World Tennis League, l’esibizione a squadre miste disputatasi a Dubai, trascinando il suo team al successo.

“Sono felice – ha commentato in quell’occasione Sascha – di aver vinto qualcosa. È stato un anno difficile per me, ovviamente non giocavo da sei mesi e mezzo, quindi chiudere la stagione in questo modo mi è sembrato di buon auspicio”. A Dubai, Zverev ha disputato un totale di quattro match, tre dei quali vittoriosi. Nel suo primo incontro di singolare, soprattutto, ha sconfitto Novak Djokovic in due set per poi avere la meglio anche sul nostro Andreas Seppi prima di perdere contro Auger-Aliassime. Il tedesco ha partecipato anche al doppio misto insieme alla Rybakina, battendo Auger-Aliassime e Mirza.

Chiuse nell’armadio dei ricordi, le centinaia di ore trascorse a fare fisioterapia, tra piscina e palestra, fra cyclette ed elastici per tornare a rendere tonici i suoi 198 centimetri di altezza, Zverev è ormai pronto per fare sul serio: “L’infortunio mi ha insegnato a essere più paziente e ad apprezzare le piccole cose della vita. Quando sono tornato semplicemente a camminare, per esempio, mi sono sentito felice come un bambino”. Dopo l’operazione, il 25enne ha poi confermato una voce che circolava da tempo: quella di soffrire di diabete: “Mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 1 quando avevo 4 anni – ha raccontato in occasione della nascita della Alexander Zverev Foundation – e la malattia mi ha accompagnato per tutta la vita. Adesso che ho raggiunto il successo mi sento abbastanza a mio agio per parlarne. Ora per me è importante restituire qualcosa e aiutare le persone che hanno il mio stesso problema”. Insomma, un anno decisamente delicato per il ragazzo di Amburgo, che è pronto a voltare pagina per un 2023 da protagonista.

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