UE, INTERROGAZIONE SU FISCALITA´ DI VANTAGGIO

 

 

Dalla regia europea alla capacità ricettiva delle regioni, passando per la tempestività e la lungimiranza dell’azione governativa; tempestività per affrontare la contingenza emergenziale, lungimiranza nell’investire “per” il mezzogiorno e non solo “in favore” del mezzogiorno"

 

Con queste parole interviene oggi l´On. Erminia Mazzoni (Pdl), Presidente della Commissione Petizioni al Parlamento Europeo, nell´ambito del convegno promosso per conto del Gruppo del Partito Popolare Europeo e dall´Associazione Campania Futura dal titolo "In Europa il mezzogiorno: credito fiscalità di vantaggio e zone franche".

 

"Un sano progetto di federalismo che utilizzi il principio di solidarietà e gli strumenti perequativi, potrà dotare le nostre regioni dell’autonomia sufficiente perchè le politiche di fiscalità agevolata non siano in contrasto con la regolamentazione comunitaria e possano per il mezzogiorno essere veicolo di sviluppo e di compatibilità. Ho presentato in questi giorni una interrogazione alla Commissione Europea per chiedere, anche alla luce delle recenti sentenze della Corte di Giustizia su casi specifici di defiscalizzazione, di superare la posizione rigida che considera la fiscalità di vantaggio incompatibile con il divieto comunitario di aiuti di stato e di dare finalmente seguito ad una disposizione del punto 37 della risoluzione 2005/2165 (INI) votata dal Parlamento Europeo su iniziativa dell’On. Paolo Cirino Pomicino, allora europarlamentare. La prossima seduta plenaria del Parlamento di Strasburgo potrebbe essere l´occasione per avviare una approfondita discussione a riguardo.

 

La fiscalità di vantaggio oggi è rivendicata da politici ed economisti come punto di forza di una seria e coraggiosa exit strategy. In questo contesto l’Europa assume, più che mai, un ruolo determinante. La scelta tra i due modelli di defiscalizzazione, l’una “congiunturale” che si traduce in misure agevolative transitorie, l’altra “strutturale” che permette la definizione di politiche stabilmente vantaggiose nei confronti di attività economiche localizzate su un determinato territorio, è infatti fortemente condizionata dall’interpretazione della disciplina Ue in materia di aiuti di stato.

 

A chiusura del convegno, ancora un passaggio sul rapporto tra istituzioni e cittadini:

"La cultura delle clientele – sottolinea l´On. Mazzoni che ha presieduto e concluso il dibattito- ha paralizzato il sud, annientandone la volontà di riscatto a discapito di un dovuto pragmatismo dell’azione politica. Oggi dobbiamo dare un segnale forte".

 

 

Al confronto di questo pomeriggio, in cui c´è stata ampia convergenza sulla proposta dell´On. Mazzoni in sede europea, hanno preso parte anche il prof. Gianfranco Viesti, docente di Scienze politiche dell´Università degli studi di Bari, il prof. Mariano D´Antonio, docente di Economia dello Sviluppo Università di Roma tre, il dott. Domenico Arcuri, Amministratore delegato Invitalia, la dott.ssa Cristiana Coppola, Responsabile del Mezzogiorno di Confindustria, il dott. Eduardo del Gado, Consigliere di Amministrazione Banca Popolare di Torre del Greco, dott. Enzo Giustino, Presidente Banco di Napoli, l´On. Stefano Caldoro, deputato, l´On. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e l´On. Paolo Cirino Pomicino, già Ministro del Bilancio.

 

L´UFFICIO STAMPA

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