Ciò che è stata messa sempre in discussione – scrivono gli studenti, che non riescono più ad avere un dialogo con il professore di questi esami – è la modalità d’esame, che consiste in una simulazione logica e in un quiz, entrambi da risolvere con il supporto di un calcolatore. Lo svolgimento dell’esame anche se al computer, richiede certamente un supporto scritto per giungere ad un risultato e quindi un ragionamento logico,(che non viene assolutamente considerato dal professore, che si basa esclusivamente sul risultato che gli indica il calcolatore)senza assolutamente considerare e valutare il tipo di ragionamento effettuato dallo studente. Questo tipo di approccio è lontano da qualsiasi logica ingegneristica!!!
Gli studenti hanno chiesto aiuto alle alte cariche di Ateneo: prima dal Preside e poi dal Rettore, per poi concludere con una riunione, in cui furono consegnati i libretti universitari.
Ci hanno detto – prosegue la lettera – che avrebbero risolto ilproblema, che era una situazione imbarazzante anche per loro. Ma in realtà non c’è mai stata una reale risoluzione e siamo sempre stati continuamente umiliati, prima con un corso integrativo che ha portato ad un dispendio di soldi pubblici, con un risultato di zero promossi all’appello successivo, e poi con i soliti contentini di abbassamento di soglia. Un’umiliazione continua ed un futuro lavorativo che vediamo sempre più incerto.
Siamo saturi, sconfitti ed afflitti, anche da parte delle cariche di ateneo che dovrebbero tutelarci e garantire i nostri diritti. Siamo costretti a chiedere alla altre università se è possibile un trasferimento.
Gli studenti chiedono pubblicamente aiuto agli avvocati che li vogliano assistere alla ricerca di un diritto che non vedono più, chiedono aiuto alla città, alle cariche comunali, a tutti coloro che li possano aiutare a sconfiggere questo cancro che sta distruggendo la loro vita.
Per un aiuto concreto, contattateci all’indirizzo mail: [email protected]
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