Con la nota ufficiale inviata ieri (30 agosto) alla stampa in merito alle uova contaminate da Fipronil, Lei ha voluto rassicurare i consumatori sostenendo che non ci sono pericoli perchè “la situazione viene scrupolosamente monitorata”.
Insomma, anche Lei, come i suoi predecessori, ha scelto di limitarsi a sostenere che “è tutto a posto” senza entrare nel merito dei fatti.
Come abbiamo sentito molte volte soprattutto a proposito della mensa per i bambini, gli anziani e i malati mentali. Poi, però la magistratura ha scoperto che quei pasti “non si potevano dare da mangiare neppure agli animali”.
Anche in questo caso le “rassicurazioni sono generiche” come quelle da Lei fornite con il comunicato del 23 agosto quando ha scritto “Vogliamo tranquillizzare consumatori, i prodotti contaminati saranno rintracciati e ritirati dal commercio” ma non indicò il nome della ditta e quindi non consentì ai consumatori di sapere quali uova eventualmente acquistate nei giorni precedenti non dovevano essere consumate.
Dovemmo preoccuparci noi, come associazione di volontari, di indicare a tutela della salute pubblica, che le uova risultate contaminate da FIPRONIL erano quelle prodotte dalla Azienda Agricola di Porcelli Emanuele Maria, di Apice e sono vendute con il marchio “UOVA TRE COLLI- UOVA DI SERIE A”.
Con diversi comunicati del 23,24 e 25 agosto, abbiamo anche segnalato che quel prodotto, nonostante il sequestro da Lei annunciato, lo abbiamo trovato in diversi supermercati e che in qualche caso le uova all’interno della confezione era quelle di Apice, in altri casi provenivano dalla provincia di Caserta.
Dopo 4 giorni, con il comunicato di ieri Lei torna a fornire “rassicurazioni” spiegando che “la produzione è stata bloccata e le uova ritirate dal commercio”.
Questa mattina, però, abbiamo ancora trovato in tre negozi di alimentari di Benevento le “UOVA TRE COLLI” in parte prodotte ad Apice e in parte in provincia di Caserta. (conserviamo le confezioni e gli scontrini). In un supermercato abbiamo trovato anche un avviso della Azienda Agricola Porcelli Emanuele Maria (foto allegata) nel quale si legge, tra l’altro: “comunico che a seguito di controllo di laboratorio sono risultati non conformi i lotti di uova con scadenza dal 17/82017 al 19/9/2013. ….. Dal 23/8/2017 le uova sono commercializzabili”.
E’ vero? Avete voi autorizzato la ditta a diffondere questa notizia? Come fa quella ditta a produrre e distribuire uova se l’allevamento è sequestrato in attesa di altri accertamenti, come lei “assicura”?
Anche questo avete monitorato scrupolosamente ?
Insomma, anche Lei, come i suoi predecessori, ha scelto di limitarsi a sostenere che “è tutto a posto” senza entrare nel merito dei fatti.
Come abbiamo sentito molte volte soprattutto a proposito della mensa per i bambini, gli anziani e i malati mentali. Poi, però la magistratura ha scoperto che quei pasti “non si potevano dare da mangiare neppure agli animali”.
Anche in questo caso le “rassicurazioni sono generiche” come quelle da Lei fornite con il comunicato del 23 agosto quando ha scritto “Vogliamo tranquillizzare consumatori, i prodotti contaminati saranno rintracciati e ritirati dal commercio” ma non indicò il nome della ditta e quindi non consentì ai consumatori di sapere quali uova eventualmente acquistate nei giorni precedenti non dovevano essere consumate.
Dovemmo preoccuparci noi, come associazione di volontari, di indicare a tutela della salute pubblica, che le uova risultate contaminate da FIPRONIL erano quelle prodotte dalla Azienda Agricola di Porcelli Emanuele Maria, di Apice e sono vendute con il marchio “UOVA TRE COLLI- UOVA DI SERIE A”.
Con diversi comunicati del 23,24 e 25 agosto, abbiamo anche segnalato che quel prodotto, nonostante il sequestro da Lei annunciato, lo abbiamo trovato in diversi supermercati e che in qualche caso le uova all’interno della confezione era quelle di Apice, in altri casi provenivano dalla provincia di Caserta.
Dopo 4 giorni, con il comunicato di ieri Lei torna a fornire “rassicurazioni” spiegando che “la produzione è stata bloccata e le uova ritirate dal commercio”.
Questa mattina, però, abbiamo ancora trovato in tre negozi di alimentari di Benevento le “UOVA TRE COLLI” in parte prodotte ad Apice e in parte in provincia di Caserta. (conserviamo le confezioni e gli scontrini). In un supermercato abbiamo trovato anche un avviso della Azienda Agricola Porcelli Emanuele Maria (foto allegata) nel quale si legge, tra l’altro: “comunico che a seguito di controllo di laboratorio sono risultati non conformi i lotti di uova con scadenza dal 17/82017 al 19/9/2013. ….. Dal 23/8/2017 le uova sono commercializzabili”.
E’ vero? Avete voi autorizzato la ditta a diffondere questa notizia? Come fa quella ditta a produrre e distribuire uova se l’allevamento è sequestrato in attesa di altri accertamenti, come lei “assicura”?
Anche questo avete monitorato scrupolosamente ?
Il presidente
Gabriele Corona
Gabriele Corona
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