Vasta operazione dei Carabinieri: dodici arresti per spaccio di droga.

In manette sono finiti Luigi Floriano, 25 anni, di San Felice a Cancello (Caserta); Maria Grazia Servodio, 49enne di Arpaia (Benevento); Leopoldo Perone, di 32 anni, di Benevento; Michele Antonio Servodio, 21enne di San Felice a Cancello (Caserta); Gelsomina Floriano, di 27 anni, di San Felice a Cancello (Caserta); Annunziata Floriano, 22enne di San Felice a Cancello (Caserta); Maddalena Maiello, 34 anni, di Arpaia (Benevento); Luca Villanova, di 24 anni, di San Felice a Cancello (Caserta); Giuseppe Servodio, 46enne di Arpaia (Benevento); Anna Papa, 41enne di San Felice a Cancello (Caserta) e Giuseppe Piccirillo, di 50 anni, di San Felice a Cancello (Caserta). Grazie alle intercettazioni telefoniche, seguite da servizi mirati di osservazione documentati da riprese video e arresti in flagranza, i militari sono riusciti a sequestrare diverse quantità di sostanza stupefacente e di individuare una vera e propria associazione finalizzata all’acquisto, alla detenzione e allo spaccio "al dettaglio" di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, composta da un intero nucleo familiare facente capo alla famiglia Floriano-Servodio che, rifornendosi dello stupefacente fuori dalla provincia di Benevento, gestiva in modo diretto e continuativo lo spaccio della droga ad Arpaia, in particolare nelle aree adiacenti la Via Sannitica, rifornendo moltissimi giovani provenienti da ogni comune della Valle Caudina. Soddisfatto dell’operazione si è detto il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Antonio Carideo, il quale ha detto: "C’é grande attenzione alla droga in tutta la provincia. Abbiamo iniziato con il sequestro di 11 chili di hashish a un appartenente alla famiglia Sparandeo di Benevento per poi continuare con una serie di controlli fuori e nelle scuole e al Terminal di arrivo dei pullman scolastici a Benevento. Qui, oggi, si è chiusa una bella attività investigativa della compagnia di Montesarchio che ha portato all’arresto di 12 persone, tra cui cinque donne che avevano un ruolo predominante nella organizzazione criminale". (ANSA).

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