VIOLENZA SU GATTINO. RAAB: “SCUSE TARDIVE DEL 17ENNE. CHIEDIAMO CHE VENGA APPLICATO IL CODICE PENALE”

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Le scuse del 17enne? Probabilmente su consiglio dell’avvocato per un recupero in calcio d’angolo: non ci fermiamo e chiediamo che venga applicato il codice penale. Finora siamo stati in sordina rispetto all’agghiacciante violenza gratuita cui tutti noi, per volere di un 17enne annoiato, siamo stati costretti a subire.

La sua risata beffarda, l’ultimo miagolio di una povera anima innocente prima di essere catapultata in un dirupo di 30 metri, i ghigni del ragazzo, registrati e rintracciati anche dopo il fatto che non mostravano alcun pentimento – anzi inneggiavano ancora alla violenza – ci hanno turbati per giorni e notti, e chissà per quanto altro tempo ancora lo faranno. Così in una nota RAAB, l’associazione degli animalisti beneventani.

Siamo stati fuori dalla gogna mediatica, convinti che il video non andasse diffuso, perché sbagliato sotto tanti punti di vista: etici, deontologici, pedagogici. Sì, anche pedagogici perché purtroppo – e il web ce lo insegna ogni giorno con le sue scellerate challenge – lo spettro dell’emulazione, tra i giovani, è sempre più diffuso.

Siamo stati ancora in silenzio, anche di fronte agli agghiaccianti tentativi di giustificazione dati a mezzo social (video editato, peluche al posto del gatto), sempre convinti di proseguire il nostro percorso attraverso le vie legali della denuncia e della richiesta di una seria applicazione della pena, che lo ricordiamo, è: “uccisione di animale con aggravante della futilità”.

Però oggi, di fronte a queste scuse tardive, con una pena da lui stesso già prospettata dei “lavori socialmente utili”, proprio non ci stiamo: il messaggio che tutto sia lecito oggi e che basti chiedere scusa per recuperare ai propri errori non possiamo accettarlo.

Sarebbe come far morire quella povera anima un’altra volta, dopo il volo di 30 metri dal dirupo, dopo lo scherno suo e dei compagni di merenda, ancora una volta.
E non ci stiamo: questo gesto parla di una devianza evidente, di un ricorso alla violenza gratuita, di una volontà di mettersi in mostra sui social attraverso un atto malvagio e gratuito.
E che a farne le spese sia stato un povero gatto, nulla importa.

La vita non va così, caro giovane “uomo” (perché a 17 anni sei alle soglie dell’età adulta, non più un bambino).

E’ per questo che continueremo sulla nostra strada: la nostra richiesta è l’applicazione seria delle pene previste. In nome di ciò, domenica alle ore 10:30 saremo presenti a Montefusco, per una manifestazione di attivisti, animalisti, persone comuni. Tutti coloro che non hanno dimenticato quella povera anima e quel suo supplicante miagolio e che non lo dimenticheranno senz’altro con due scuse posticce e forzate dell’ultimo minuto.Così conclude il suo intervento la “RAAB, l’associazione degli animalisti beneventani”.

 

 

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