In prima fila i prestigiosi maestri Pino Rosiello, Italo Cammarota, Raffaele D’Elia, Raffaele Russo e la stampa rappresentata dall’avvocato Luigi Vessichelli e dal dottor Alfredo D’Ambrosio, per il “Mattino”, mentre per il “Roma” il dottor Aldo Gambatesa e, alla sua destra, il corrispondente de “Il Messaggero”. Presiedeva la commissione per la valutazione delle opere in gara, il maestro Alfredo Gramazio. Fiore all’occhiello della kermesse canora i qualificati autori della nostra città: Alfredo Salzano, Alfredo Gramazio, Edgardo De Rimini, Geppino De Masi, Pino Salzano, Gigi Giuliano, Enzo D’Agostino, Carmine Zollo, Renato Marotti, Antonio Esposito, Ismaele Forner, Amedeo D’Aronzo, Michele Violante, Michele Marchese, Cosimo Minicozzi, Luigi Sibilio, Giuseppe Pellegrino. La regia affidata a Edoardo Caselli. La scenografia del professore Severini e del maestro Tommaso Rossi (montaggio). La fotografia dello studio “Fototriplex”. La gara fra le aspiranti conduttrici del “Primo Microfono D’Oro” – Città di Benevento – fu vinta da Maria Rosaria Delli Carri che prevalse su Anna Maria Calicchio.
“Compiuti passi presso la Direzione Generale RAI, perché lo spettacolo venga ripreso direttamente” – da “Il Messaggero” del 24 novembre 1961.
Ma, dai caffè ai ritrovi cittadini, notizie contraddittorie, scettiche, pessimistiche, tenevano banco: “Pare che non ci sarà l’orchestra del maestro Alfredo Gramazio né quelle dei maestri Alfredo Mottola e di Franco Tucci e nemmeno a parlarne di Mario Lasco, trombettista di Marcianise”. Sicura, invece, la formazione “The Forgers” del maestro Geppino De Masi, che accompagnò i concorrenti, rafforzata per l’occasione da quattro elementi e dal rinnovato complesso “The Marines”, diretto dal pianista e fisarmonicista Pino Salzano, al quale fu affidato il compito di accompagnare, nel fuori programma, le “voci nuove” di: Franco Pepe, Romolo Fiore, Salvatore Zitani, Andrea e Michele Principe, Gino Mercurio, Mary Ventura, Vittoria Piccolo, Pino D’Arienzo, Pino Bove, Stanislao Porcelli, Salvatore Caso, Michele Lepore, Esmeralda Coppola, Anna Maria Pennella.
Una serata speciale quella del lontanissimo dicembre del ’61, dove appariva il pubblico delle grandi occasioni, elegante, attento, che pretese dalla piccola Anna Maria Pennella il bis di “Silvanita”, paso-doble di E. De Rimini – A. Salzano. E ricordo i calorosi, lunghi applausi per “Non so”, rumba-rock di E. De Rimini – G. Giuliano, interpretata da Mady Di Ceglie, medaglia d’oro RAI e vincitrice de “Il Buttafuori”. Forti consensi, nel fuori-programma, per Gino Mercurio, Romolo Fiore, Andrea Principe, Pino D’Arienzo, Franco Pepe e per la vivace Vittoria Piccolo in “M’ha baciata”. Suggestiva e struggente Maria Rosaria Cappelli in “Nulla rimpiangerò”. Ma, alle ore 24.00 circa, Luisa Micco con la vittoria del “Primo Microfono D’Oro” – Città di Benevento, conquistò definitivamente anche il titolo di “regina” della canzone beneventana. Eppure in quel concorso, Luisa non sconfisse solo Rita Pastonchi, ma anche la caratteristica timbrica di Maria Rosaria Cappelli e Midy, “la cantante del sorriso”, voci per le quali gli esperti prevedevano una carriera ricca di successi. La voce di Luisa Micco era per certi versi unica, eccezionale nella duttilità e sostenuta da una musicalità al di sopra della media. Luisa, a quel tempo, guidava e controllava a suo piacimento la voce secondo il brano affidatole: frivola e civettuola in brani allegri, oppure drammatica nelle composizioni passionali. E sarebbe comunque superfluo, dopo tanto, continuare a descrivere come Luisa Micco abbia continuato il suo cammino negli anni successivi e di come, ancora oggi, sia considerata una delle più belle voci della musica a Benevento: i protagonisti.
“… Vo – la – re…oh, oh!…can-ta-re…oh, oh, oh,…”
Enrico Salzano – [email protected]
* Omaggio al “Primo Microfono D’Oro” – Città di Benevento.
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