Accoglienza e integrazione. Il Natale festeggiato a San Martino Sannita

 

 

Un Natale diverso a San Martino Sannita, grazie alla stretta collaborazione creatasi negli ultimi mesi tra la parrocchia di San Martino Vescovo e la cooperativa “Esperanto”. Si consolida, infatti, per queste festività, un modello d’inclusione che, oltre ogni possibile integrazione sperata, sta trasformando, lentamente e non senza difficoltà, la venuta degli immigrati sul territorio “da forzata accoglienza a piacevole risorsa”. In questi termini si è espresso il parroco del posto, sottolineando come “la restituzione di quanto offerto a chi arriva dai paesi dell’Africa, nella nostra comunità è un fatto concreto”. Il concetto è stato espresso simbolicamente il 25 dicembre quando, un Babbo Natale dalla pelle scura, accompagnato dalla zampogna di Lello Campanelli e dall’organetto di Sebastian Limatola, ha atteso la fine della S. Messa, per consegnare un piccolo dono alle famiglie di Lentace e di San Martino centro. “Celebrazione di una presenza attiva – ha continuato il sacerdote – che si tramuta quotidianamente in opportunità per la nostra piccola comunità”.

Sulla stessa linea Mauro Pulzella, responsabile del centro d’accoglienza, che ha voluto ringraziare personalmente “tutti coloro che, con piccoli gesti quotidiani, stanno dimostrando senso civico e grande disponibilità, permettendo agli ultimi arrivati di sentirsi a casa e, proprio per questo, stimolando in loro un senso di ringraziamento che vuole esprimersi attraverso una presenza attiva e responsabile”.

All’evento hanno partecipato i giovani della parrocchia, in particolare il piccolo coro di Oratorio SMS, il quale, per l’occasione, si è arricchito delle calde voci dell’Africa nera.

 

 

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