ADDIO ANNA MARIA PENNELLA!

Anna Maria Pennella,l’anima dei festival di quegli anni ’60,irripetibili,favolosi,è andata a migliorarsi in quei suoi sospiri,acuti,finti singhiozzi,inflessioni.”Applausi di gente intorno a me!Applausi tu sola non ci sei!ma dove sei,chissà dove sei tu|…Canta ancora|canta ancora…”.Disinvolta,deliziosa,esile,espressiva,capace di catalizzare il pubblico per l’intera esibizione,apparve appena quattordicenne,su quel piccolo ma accogliente palcoscenico de “L’arena Italia” dove,accompagnata dal complesso “Hula Hula” diretto dal maestro Raffaele Russo interpretò la spumeggiante “Silvanita”,dell’attore-poeta Vincenzo D’Agostino e del maestro Alfredo Salzano, clarinettista e altosassofonista, riscuotendo lunghi e calorosi applausi, quella sera del 27 luglio del 1960.”Bra-va!Bra-va!So-no tan-to brava!Bra-va!So-no tan-to bra-va,so-no bra-va,so-no tan-to bra-va,faccio quasi tutto con la vo-ce,sembro un usigno-lo,si!Bra-va!Bra-va!Bra-va!BRAVA!”.
“Ho bisogno, necessariamente, del contatto con il pubblico per esprimermi al meglio!”.Così il passerotto della canzone che guidò e controllò, a suo piacimento, la timbrica al “Primo Festival della Canzone”.Ma, nonostante il visibilio, i fragorosi applausi del pubblico del “Massimo” e i nuovi arrangiamenti di Pino Salzano, non furono elementi sufficienti a farle vincere la kermesse del 24 luglio del 1961.Molti, e anche io, pensarono che fu colpa del sottotono dell’orchestra del maestro M.L. di Caserta,”Interprete prodigiosa,voce vivace e spontanea quella di Anna Maria Pennella”.Presenti l’avv. Luigi Vessichelli e il dott. Luigi D’Ambrosio per il “Mattino” mentre,per il “Roma” il dott. Aldo Gambatesa.Soltanto qualche fila dopo apparivano i maestri, Raffaele D’Elia, Amedeo Romano, Antonio Cirillo e Guido Follo, comico-fantasista.L’anno successivo, Edoardo Caselli, organizzatore e regista anche del “Secondo Festival della Canzone”, annunciava grandi novità, a pieni polmoni, per il cast dei protagonisti, e per l’ottimo livello qualitativo dei lavori in gara.In effetti, la rassegna, tenutasi ancora al Teatro “Massimo”,vedeva una più solida organizzazione; l’arrivo dei concorrenti da quasi tutta l’Italia; tra i quali, Beniamino (Mino) Reitano; giovanissimi autori di valore come, Franco Reitano anche direttore dell’orchestra, Pino Salzano e l’amico-rivale, Gigi Giuliano (poi organizzatore del “Bengio Festival”); i cantautori, Riz Varchione e Antonio Magnotta.Nel fuori-programma si alternarono i big, Mario Abbate, il maestro Tonino Esposito, pianista e il gruppo de “The Marines” dei fratelli Pino (pianista e fisarmonicista) ed Enrico Salzano (batterista e voce) con una folta schiera di voci (vecchie e nuove): Mary Ventura, Midy, Mariarosaria Cappelli,  Vittoria Piccolo, Gino Mercurio, Pino D’Arienzo, Franco Peppe…”Ciccillo ‘o terremoto”, del giornalista e poeta Antonio Esposito e di Alfredo Salzano, inizialmente veniva affidata alla milanese, Rosy Cuocci, poi alla romana ma beneventana di origine, Anna Maria Pennella che con un argomento non amoroso; con un fazzoletto al collo, con un testo tutto napoletano-gustoso-ironico-guappesco, quasi, meglio riusciva nella frizzante interpretazione.Questo piccolo “colpo di teatro” portato al pubblico mentre l’accompagnamento orchestrale partiva con l’introduzione a strappi fu gradita dal pubblico e dalla critica.”Te chiammano Ciccillo d’à malora|sì ‘o terremoto d’ò paese sano…”.Così, il 7-8 maggio del lontanissimo 1962, una “stella” dal fisico minuto minuto smettendo gli abiti della castigliana “Silvanita” indossò facile facile quelli napoletanissimi di “Ciccillo ‘o terremoto”.”Protagonista assoluta della scena” scrissero e,”Interprete ideale dalla incredibile estensione vocale; capace di spaziare dai toni bassi a quelli alti, con padronanza e secondo i momenti:sussurrata nei temi appassionata e urlata nelle stesure disinvolte e gioiose”.
“Silvainita non tardare,|chè l’amore non sa aspettare,|metti ancora la tua mantiglia, o bel fiore di Castiglia!…|Ogni stella è una fiammella/che t’illumina il cammin…|tutti i fiori ti cospargono la via…”

ENRICO SALZANO – [email protected]
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