Adler, alleanza sull’elettrica con Renault

Il gruppo Adler, già fornitore di Renault, intensificherà la collaborazione con il gruppo francese in particolare per la produzione di auto elettriche. Ne parla Paolo Scudieri, presidente del gruppo che produce nel mondo componenti per auto e per il settore aerospaziale. «La nostra esperienza sull’elettrico – racconta Scudieri – viene da una partecipazione sin dai primi passi con Tesla». L’alleanza con Renault interesserà gli stabilimenti francesi di Adler. Ma la collaborazione, a quanto pare, si estenderà ad altre aziende italiane. «L’ad Luca De Meo ha detto – racconta Scudieri – “In Renault stiamo guardando proprio adesso all’Italia per cercare nuovi fornitori”». Di tutto ciò Scudieri ha parlato in occasione dell’incontro che si è svolto ieri mattina nello stabilimento Tecno Tessile Adler di Airola, con il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. «Vogliamo offrire al ministro il contributo che il Mezzogiorno offre in diversi settori strategici per l’economia del Paese, a partire dall’automotive», ha detto il patron di Adler.

Rassicurante il messaggio del ministro dello Sviluppo economico: «È necessario – ha detto – conferire italiane al centro le esigenze delle aziende. Semplificare molte procedure e giocare questa fase di trasformazione dando un quadro di certezze che tuteli gli imprenditori facendoli ad armi pari con i competitor esteri».

Scudieri ha anche parlato della difficoltà di approvvigionamento e del rincaro delle materie prime. «La cosa più importante – ha detto ancora – è riappropriarci delle nostre competenze. Nel caso delle materie prime, abbiamo delegato la lavorazione di una piattaforma dell’Est Asiatico, con un danno evidente per la nostra filiera produttiva, in tanti settori industriali. Quelle produzioni vanno riportate in Italia e il Mezzogiorno può essere l’area più adatta».

Il Sud – è emerso dall’incontro ad Airola – ha cinque filiere produttive – automotive, aerospazio, abbigliamento-moda, agroalimentare e farmaceutico – che concentrano il 54% di tutto il manifatturiero del Sud, generano 15 miliardi di valore aggiunto, 23 miliardi di export e 269mila persone. Per il rilancio è necessario istituire un piano industriale articolato, che concentri gli interventi sui 5 settori chiave puntando soprattutto ad aumentare il numero di imprese, favorire nuovi investimenti, snellire la burocrazia, agevolare lo sviluppo delle nuove tecnologie, riqualificare le ex zone industriali, creare delle aree dedicate alla progettazione e all’innovazione, anche con il coinvolgimento di grandi imprese partecipanti dallo Stato.

Il Sole 24 Ore

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