Affidamento del servizio idrico, Fausto Pepe lancia appello ai sindaci sanniti

E’ in atto un tentativo di isolare Benevento ed il Sannio, privando i cittadini di un adeguato sistema di gestione delle risorse idriche che consenta finanche di pianificare gli investimenti dei prossimi anni, sia per la depurazione che per la rete fognaria periferica.
La stessa tariffa rischierebbe di essere modificata ed adeguata dagli attuali 0,80 euro al metro cubo fino a 1,12 euro.

Un blitz di natura politica, messo in piedi dal centrodestra, che non può essere supportato perché non esiste alcun equilibrio stabile, senza che siano adeguatamente tutelati i territori.
La città di Benevento come maggiore azionista dell’Ato, più rappresentativa anche della città di Avellino, si opporrà con ogni forza a questo disegno, e nella sciagurata ipotesi che dovesse realizzarsi, fin d’ora posso garantire che adiremo le vie legali per la verifica dei requisiti di questo progetto.

Sono conscio che la Gesesa, società idrica che serve Benevento, è salvaguardata da accordi pregressi fino a tutto il 2022, ma non bastano dieci anni per la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini. Ho già più volte espresso la mia idea sulla gestione di risorse strategiche come l’acqua, e sarò consequenziale in tutte le scelte che investiranno il Comune di Benevento.

Deviare dalla strada indicata dal tavolo istituzionale, dove venne decisa all’unanimità (cda dell’Ato, presidenti delle due province e due sindaci dei comuni capoluogo) la realizzazione di una conferenza di servizi che vedesse protagonisti tutti i territori e le loro esigenze è una scelta sbagliata, di fronte alla quale auspico l’unanimità di tutti i comuni del Sannio, decisivi giovedì per il raggiungimento del 51%, soglia oltrepassata la quale sarà consentito l’ennesimo scippo a Benevento ed al Sannio”.

 

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