Attesi migliaia di appassionati a Baselice per la IV edizione del Presepe Vivente “Sulla via di Betlemme”

 Alcuni numeri di uno degli appuntamenti più attesi del periodo natalizio: più di 400 figuranti, 500 animali, 50 scene, 15 in più rispetto al 2013, e oltre 1.000 strumenti e attrezzature tradizionali. Lo scorso anno sono stati 12.000 i visitatori provenienti da tutto il Centro Sud che hanno reso il Presepe Vivente di Baselice una delle più emozionanti rappresentazioni in Italia sulla nascita di Gesù.

L’Associazione “Amici del Presepe Vivente di Baselice”, sotto la guida del parroco don Michele Benizio e in collaborazione con il Comune di Baselice, si appresta a mettere in scena, per il quarto anno consecutivo, il Presepe Vivente di Baselice. L’appuntamento è domenica 28, lunedì 29 e martedì 30 Dicembre, dalle 16.30 alle 22.00, con il momento culmine della rappresentazione, la scena della Natività, che si terrà alle 21.00.

Il borgo medioevale del centro fortorino farà da palcoscenico d'eccezione ai 400 figuranti (tutti abitanti a Baselice – circa il 15% della popolazione) di questo importante appuntamento. Saranno 50 le scene volte a rappresentare la Betlemme di più di 2.000 anni fa, ambientate nelle storiche cantine scavate nel tufo, molte delle quali aperte solo per l’occasione, nelle case e nei palazzi del Centro sannita, raffiguranti mestieri tradizionali, un mercato all’aperto, il Palazzo di Erode con la sua corte oltre a rappresentazioni di momenti pastorali nelle campagne limitrofe. Tra le nuove scene, 15 in più rispetto allo scorso anno, saranno presenti: la chiromante (profetessa) che annuncia presagi e, in particolare, la nascita di un bambino che sarà il Re di Israele, il medico, il pescatore e il macellaio. Verrà proposta al pubblico la “traula”, un carro senza ruote trainato da un mulo e composto da due pattini di legno uniti da un piano di carico per il trasporto di materiale agricolo. Verrà ricostruita un’antica aia per rappresentare la tecnica della trebbiatura del grano attraverso l’utilizzo di una pietra trainata da un asino. Sarà ricostruito un tipico ostello dell’epoca per i soldati romani, in cui saranno presenti anche figure che interpreteranno il ruolo delle prostitute.

Particolarmente emozionante la scena della Natività con l’arrivo di Maria e Giuseppe alla Capanna. I due celebri personaggi saranno accolti al loro arrivo da tantissimi pastori e dai Magi, i quali partiranno dal Palazzo Lembo da poco riaperto al pubblico.

L’illuminazione dei vicoli medievali verrà sospesa per lasciare il posto alle fiaccole rendendo magica l’atmosfera. Saranno oltre 1.000 gli oggetti tradizionali recuperati e utilizzati e questo renderà Baselice un museo a cielo aperto di mestieri e strumenti tradizionali. Più di 500, infine, gli animali coinvolti nelle rappresentazioni (tra pecore, caprette nane e capre, asini, cavalli, anatre, galline, buoi) che rimarranno nel paese spesso dormendo con i figuranti nelle cantine per poi essere riportati nelle loro stalle e nei ricoveri nelle campagne limitrofe.

I visitatori interessati avranno una guida a loro disposizione. Alla fine del percorso, che si snoda per oltre 1 km e mezzo, dai caratteristici archi delle Porte Medioevali fino alla Torre del Capitano, vi saranno dei punti ristoro in cui gustare i prodotti tipici della zona.

“Questa è una delle rappresentazioni sacre – ha detto Don Michele Benizio, Parroco di Baselice e curatore del Presepe – più suggestive ed emozionanti sulla nascita di Gesù. Il mio ringraziamento va alle persone che lavorano e alle Istituzioni che ci sostengono, che hanno reso possibile la messa in scena del Presepe Vivente per il quarto anno consecutivo. E poi un grazie speciale a questo borgo medievale e ai suoi cittadini, giovani e anziani, disoccupati e artigiani, studenti e lavoratori, che hanno confermato, con entusiasmo, la propria presenza. Sono sicuro che replicheremo il successo delle passate edizioni perché, oltre all’impegno e alla dedizione, ci mettiamo tanto cuore e tanta passione”.

“Anche quest’anno – ha dichiarato Dott. Domenico Canonico, Sindaco di Baselice – diamo il nostro pieno sostegno alle rappresentazioni del Presepe Vivente. Baselice, infatti, è un borgo medievale che nel periodo di Natale diventa ancor più affascinante. È importante che i visitatori ne apprezzino la bellezza e possano scoprirne la storia e le tradizioni che non vogliamo siano perse o peggio ancora dimenticate. Alla luce di questi nostri intenti e del successo delle passate edizioni, stiamo lavorando per il potenziamento dell’accoglienza al fine di rendere quanto più confortevole la permanenza dei visitatori che ospitiamo”.

Comune di Baselice

Dai primi insediamenti greco-romani al governo degli Spagnoli, passando per la spartizione del demanio feudale al fenomeno del brigantaggio e alle lotte delle società segrete: nella storia di Baselice ci sono molti dei principali eventi della storia italiana e campana. Il Comune di Baselice è situato nell’Alto Valfortore, a 620 metri sul livello del mare e dista da Benevento 57 chilometri. L’agglomerato è sorto intorno l'anno 1000, ma il territorio era abitato già nei secoli precedenti, ne sono la prova i ritrovamenti archeologici dell’età greco-romana. Baselice fu dominio dei Normanni all’inizio del 1100. Dalla metà del XII secolo a guidare il paese furono Roberto Drago e Raimondo da Molise, successero poi i fratelli Mastrali. Nel 1454 Baselice entrò a far parte dei possedimenti degli Spagnoli. Alfonso d’Aragona affidò Baselice ai Guevara, aggregandolo alla Contea di Ariano Irpino. La storia di Baselice è legata alla famiglia Carafa che nel 1500 divenne proprietario dell’intero territorio; Giovan Francesco Carafa e Alberico II istituirono i primi organismi comunali. Il governo poi passò ai Caracciolo e infine ai Rinuccini fino all'abolizione della feudalità nel 1806. Durante il decennio francese (1806-1815) Baselice venne aggregata alla Provincia di Campobasso e con l’Unità d’Italia entrò a far parte della Provincia di Benevento. Presso il Municipio si possono ammirare una ricca pinacoteca e la biblioteca comunale. Nel centro storico, vi è un piccolo Museo Paleontologico, ricco di fossili e minerali. I caratteristici archi Porta da Capo, di stile gotico, Porta da Piedi, di stile romanico, e la Torre del Capitano racchiudono il centro di epoca medioevale. L’antica chiesa parrocchiale è dedicata al Santo Patrono S. Leonardo Abate. A Baselice si può assaggiare un’ottima pasta fatta in casa con ceci o noci, la pizza a base di granturco cotta sotto la brace ("pizza di ran’din"), il “fiadon”, rustico ripieno di formaggio pecorino e uova a forma di mezzaluna e la salsiccia “’nda la ‘nzogna”. Dolci tipici sono i susamedd con mandorle, miele e farina di grano tenero e a pasqua il “carusedd”, cestino ripieno di ricotta o di riso con decorazione centrale fatta con un uovo solo. Da bere il tipico e ottimo “Moscato di Baselice”.

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