Benevento-Sorrento 1-0: che fatica

BENEVENTO (4-4-2): Baican; Pedrelli, Rinaldi, Signorini, Anaclerio (9′ Candrina); Cia, La Camera, Rajcic, Pintori; Altinier (55′ Vacca), Cipriani (66′ Sy). A disp.: Mancinelli, Fogolari, De Risio, D’Anna. All.: Gianni Simonelli
SORRENTO (4-2-3-1): Rossi; Romeo, Terra, Di Nunzio, Bonomi; Camillucci, Tognozzi (75′ Niang); Bondi (65′ Basso), Carlini (52′ Ginestra), Croce; Scappini. A disp.: Chiodini, Vanin, Sabato, Galabinov. All.: Maurizio Sarri
MARCATORI: 15′ Cipriani
Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta
Assistenti di linea: Servilio – Atta Alla Mostafa
Ammoniti: La Camera, Rinaldi, Sy, Terra e Tognozzi per gioco scorretto, Cipriani per perdita di tempo.
Note: presenti 3568 spettatori con buona presenza di tifosi rossoneri; incasso non comunicato. Angoli 6-3. Recupero 3′ pt, 3′ st.

Finalmente: a distanza di un mese esatto dalla vittoria col Lumezzane, il Benevento torna ad assaporare il sapore dei tre punti. Lo fa nella partita più difficile, contro un Sorrento che, come da pronostico, si è dimostrato avversario tosto, ben messo in campo e dotato soprattutto di giocatori di eccellenti qualità tecniche.

Le scelte – Simonelli manda in campo gli undici previsti: davanti è Altinier a fare coppia con Cipriani, mentre a centrocampo tornano La Camera e Pintori dal primo minuto, con Carretta, Siniscalchi, Falzarano e Piroli che si accomodano in tribuna. Diverse novità invece nel Sorrento: Sarri lascia in panchina Vanin e Ginestra – per loro un turno di riposo – e opta per Romeo e non Sabato come terzino destro e per Scappini al centro dell’attacco.

Ci pensa "Cippo" – L’avvio di gara è di marca giallorossa: i padroni di casa, come accaduto anche nelle precedenti partite, riescono a predominare nel possesso palla, ma di occasioni concrete se ne vedono poche. Tant’è che a essere pericoloso, già al 7′, è proprio il Sorrento con un cross velenoso di Bondi su cui salva Pedrelli con una perfetta diagonale difensiva. Due minuti più tardi, Simonelli perde Anaclerio, vittima di un infortunio muscolare: al suo posto Candrina. Scampato il pericolo, i padroni di casa passano: è Pedrelli ad avviare l’azione del vantaggio, portandosi a spasso tre avversari e liberando Cia al cross; il traversone di quest’ultimo è perfetto per la testa di Cipriani che sovrasta Terra e insacca, sbloccando il risultato. Gli uomini di Sarri, però, non ci stanno e iniziano a macinare gioco: la prima vera occasione arriva a causa di un liscio di Rinaldi che libera Scappini la cui conclusione sbilenca termina alta. Ma i veri pericoli, arrivano sulle fasce e, in dieci minuti, il Sorrento sbaglia l’impossibile: al 32′, su un cross pennellato del solito Bondi, è ancora Scappini a colpire di testa, ma trova Baican ben piazzato. Passano cinque minuti e Camillucci colpisce il palo con un gran tiro dalla distanza, dopo una respinta avventurosa del portiere rumeno. Al 41′, è Bondi a far tremare il "Ciro Vigorito" colpendo la traversa su una punizione dalla destra e, sulla respinta, Croce manda incredibilmente a lato da due passi. L’ultima occasione della prima frazione è per i giallorossi, con Di Nunzio che rischia l’autogol su un calcio piazzato di Pintori; ci pensa il palo a salvarlo.

Sorrento a spron battuto – La ripresa vede ancora gli ospiti protagonisti: la velocità di manovra e l’abilità degli esterni di saltare l’uomo creano diversi grattacapi agli interpreti sanniti; da una parte, Pedrelli controlla agevolmente Croce, dall’altra invece Candrina va spesse volte in difficoltà al cospetto di un avversario temibile e imprevedibile come Bondi. A questo bisogna aggiungere la giornata non certamente positiva di Rinaldi e Signorini che hanno "ballato" pericolosamente. I primi minuti del secondo tempo sono di grossa sofferenza: prima Scappini sfugge a Rinaldi, ma calcia debolmente verso la porta difesa da Baican, poi è un gran sinistro di Bonomi a mettere i brividi, ma il portiere rumeno riesce a neutralizzare, seppur con qualche difficoltà. In seguito, è ancora una volta il palo a fermare i rossoneri: stavolta è il neo entrato Ginestra a colpire l’incrocio su un calcio di punizione ben calciato. Per fortuna, gli uomini di Sarri cedono fisicamente e, con l’ingresso di Basso al posto di Bondi, perdono la "luce" che fino a quel punto del match li aveva guidati: tentano ancora l’assalto, ma solo attraverso i lanci lunghi e non più con azioni manovrate. Con molto affanno, il Benevento riesce a resistere e, in un momento come questo, i tre punti di stasera hanno una valenza fondamentale.

Massimiliano Mogavero per LoStregone.net

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