Boccalone: il PDL nel Sannio non è mai nato

«Le fragili giustificazioni rese dalla De Girolamo in occasione della nomina dell’ex consigliere regionale Fernando Errico nel consiglio di amministrazione del Consorzio Alto Calore, in quota PDL, ha dimostrato che il "partito" non esiste. La legittimità e la prerogativa della scelta rivendicata dai sindaci del territorio ha significato la sostanziale sostituzione del partito in termini decisionali. Un partito che vede di fatto l’attuale vertice favorire una sorta di cooptazione di una parte di fuoriusciti dall’ex Udeur con a capo l’ex capogruppo di quel partito che alla Regione ha sostenuto il governo Bassolino, fino a quando gli è stato fisicamente possibile». Per Boccalone, si tratta di una sorta di fusione per incorporazione, che presto farà sentire i suoi effetti proprio su chi non avrà forse più ragione politica di esistere. «Mettere in soffitta un partito, qualunque esso sia, non significa mai ripudiare valori, storie e passioni. Con questo bagaglio, e con entusiasmo e lealtà, in tanti si erano convinti di partecipare alla costruzione del PDL nel Sannio. Invece, la pratica instancabile del "tradimento" e delle peggiori pratiche di palazzo non hanno mai segnato il passo per lasciare spazio ad iniziative tese ad elaborare un progetto per un Sannio migliore. Un "partito" che si è avviluppato su se stesso solo per dare agli assetti locali, coordinatore cittadino compreso, le stesse ripartizioni fatte a livello nazionale». «Nessun accenno alla programmazione, alla costruzione di un percorso progettuale-programmatico tentando di attrarre e coinvolgere tutte le energie ed espressione sociali possibili. Solo pratica di epurazioni e separazioni. Una gestione peronista, in nome però della libertà e della democrazia interna, per affermare volti nuovi (vedi Errico) e ricambio generazionale (vedi Colasanto). Il "partito" non si è mai espresso su questioni fondamentali per il Sannio: la Luminosa, l’eolico selvaggio, politiche di sviluppo con creazione di un’agenzia unica. Tanto per cominciare! Non sono state mai chiarite le scelte, i criteri, i metodi e le risorse che hanno consentito di organizzare la prima festa provinciale del partito a Pietrelcina; altrettanto non chiare sono le motivazioni che portarono i vertici del partito a fare scelte precise di posizionamento elettorale nella competizione telesina del 2008, quali obiettivi cogliere con la presenza dell’ex ministro Scajola a Benevento in occasione delle recenti regionali. Stessa sorte si prospetta per i criteri, le scelte operate e le risorse utili per la prossima festa provinciale. La platea di coloro che attendono risposte comincia ad allargarsi! Il "partito deciderà", avvalora la spinta di identificazione personale del partito oltre che testimoniare che il "nano" di De Andrè poeta è sempre attuale. Déjà vu, un film già visto».

 

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