E’ inconcepibile vedere uno dei cofondatori del PDL rinnegare la
storia del partito , e buttare alle ortiche 16 anni di alleanza con Silvio
Berlusconi , per ritornare indietro ad una brutta e sbiadita fotocopia di
Alleanza Nazionale in miniatura . Comunque sia Mirabello sancisce l’atto
fondativo di un nuovo partito , che non ha allo stato progetto politico , nato
da una operazione di mero trasformismo parlamentare e di tradimento del mandato
elettorale , unito solo dalla vicinanza al leader e già diviso in correnti . Un
partito che – secondo Veneziani – non è la destra in quanto “ la destra è un
disegno civile e politico e non una carriera personale , è una comunità e non
una musica da Camera …”.
Non è possibile a Roma , come a Benevento , che si possa essere
contemporaneamente servitori di due padroni soprattutto quando si afferma che
il PDL non esiste ed , al contrario , esistono i gruppi parlamentari di Futuro
e Libertà per l’Italia . La scelta di campo implica l’assunzione di
responsabilità e di coerenza che a molti di FLI non manca : i peggiori , come
al solito , sono coloro che immaginano di concertare e mediare sul nulla ,
ovverosia di acquattarsi per difendere le proprie rendite personali e mantenere
così la poltrona . Il bipolarismo và rafforzato , la sovranità popolare
rispettata , il ricatto di partitini e correnti definitivamente cancellato :
chi non condivide più la linea politica del PDL ne tragga tutte le conseguenze
lasciando gli incarichi di partito . Il rinnovo del Sindaco e del Consiglio
Comunale di Benevento la primavera prossima non consente più alcun margine di
ambiguità : per quanto ci riguarda resta l’impegno di dare sempre più forza al
PDL come partito dei moderati italiani , costola del Partito Popolare Europeo ,
difensore dei valori cattolici e liberali .
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