Caso Amara: giudice Milano, sì a processo per calunnia su caso loggia Ungheria (2)

(Adnkronos) – Le motivazione della sentenza staranno rese note tra 60 giorni, ma nel provvedimento letto in aula Salvini motiva il proscioglimento di Calafiore dall’autocalunnia perché nell’unico interrogatorio contestato si è limitato a dire di aver fatto parte di Ungheria senza descriverla in alcun modo come loggia segreta e senza attribuire ruoli a nessuno. Sulla possibile lista, che si troverebbe a Dubai, di presunti adepti il giudice chiede ulteriori accertamenti, così come sul capo di imputazione che riguarda Amara.

Per Salvini, in sintesi, vi è incompletezza della richiesta in ordine ai comportamenti attribuiti ad alcuni, soprattutto rispetto ad alcuni magistrati di rilievo, così come appare ‘slegato’ il richiamo nel capo di imputazione alla P2 laddove invece Amara farebbe riferimento a una specie di estensione del sistema Palamara. In tal senso il gup Salvini dispone “la trasmissione di copia degli atti” alla procura “in particolare degli interrogatori di Amara e Calafiore e degli accertamenti e testimonianze conseguenti per quanto di competenza e per l’ulteriore corso in relazione al reato di calunnia o agli altri reati prospettabili a seguito dei comportamenti attribuiti a sé dallo stesso Amara e da questi e agli altri soggetti individuati quali persone offese nella richiesta di rinvio a giudizio” dello scorso 21 luglio.

“Con particolare ma non esclusivo riferimento – si sottolinea nel provvedimento – a quanto riferito in merito a Lucia Lotti, Luigi De Ficchy e Francesco Saluzzo e con riserva di valutazione, anche nel caso di eventuale acquisizione dell’elenco degli aderenti che si troverebbe a Dubai, se il contesto descritto sia continuazione della disciolta associazione P2 o espressione/estensione del cosiddetto sistema Palamara oggetto di procedimenti a Roma e a Perugia” conclude il giudice Salvini.

ARTICOLI CORRELATI