Castiello:\”Necessaria inversione totale nel trasporto pubblico in città\”

Si ripercuote inevitabilmente sulla vita dell’Ente che, come tutti e a tutti i livelli, versa in una fase di estrema difficoltà ed impone urgenti ed inevitabili tagli. Da due anni si registra una difficoltà sempre maggiore nell’amministrazione ed oggi ancor più, per la quasi totale assenza di trasferimenti dallo Stato e per l’adozione del Salva Enti.  I 55  milioni di Euro mancanti dalla finanza derivata e i 34 milioni spalmati in dieci anni da pagare, quasi tutti per gli espropri degli anni ottanta, ci danno l’esatta idea delle difficoltà che il Sindaco Pepe e l’intera maggioranza a Palazzo Mosti devono saper superare. Con questo stato di cose un intero sistema si trasforma, saltano gli schemi di sempre, spesso bloccati da norme rigidissime,  ed ogni giorno l’approccio alle problematiche diventa sempre più complicato nelle procedure e nelle decisioni: la politica stessa ad ampio raggio, e a giudizio unanime, stenta ad uscire da un blocco amministrativo e programmatico  proprio per non aver saputo anticipare il cambiamento: in questo modo lontane appaiono le soluzioni per i tanti problemi che assillano la società, l’economia, la vita di tutti.
 Mai come adesso diventa sempre più improcrastinabile il bisogno di un cambiamento  riformista e progressista, con l’adozione  di nuovi metodi che ricerchino, laddove possibile,  soluzioni anche a costo di rivoluzioni che siano di natura culturale. Anzi, credo siano necessarie come nel caso del trasporto pubblico e privato in città. Un argomento di grande attualità sia per le cooperative sociali che hanno gestito le strisce blu sia per la stessa AMTS. Per entrambi i contesti urgono provvedimenti immediati ed efficaci per risolvere il problema della occupazione e della liquidità. Cosa non affatto semplice ma oggi il fare diventa necessario, fare bene e meglio diventa obbligatorio.
Il mio ruolo istituzionale  impone di collaborare e fornire indirizzo per la soluzione delle problematiche. In tal senso prende forza una idea-progetto che potrebbe diventare un argomento di Consiglio Comunale, se condiviso da altri Consiglieri, per verificarne le possibilità e l’eventuale applicazione in città al fine di un raggiungimento di obiettivi di varia natura, in primis la salvaguardia dei posti di lavoro.
La nostra azienda AMTS, istituita nel 1950 e passata al Comune nel 1964, non ha di fatto, dalla sua nascita, mai adattato la sua politica ai cambiamenti della società ed alle differenti necessità dei cittadini e di tutti coloro che necessitano di un servizio di trasporto pubblico efficiente ed in grado di soddisfare i bisogni reali degli utenti. Il piano di mobilità attuale, ormai per alcuni versi obsoleto, comporta dispendio di risorse non più riconosciute da istituzioni un tempo erogatrici di proventi economici e finanziari.
Una gestione questa che porta alla soppressione di un patrimonio e comporta per l’amministrazione comunale la necessità di intervenire tempestivamente con maggiori risorse, non sempre possibile e facile, in un momento di grande criticità economica.
Necessario ed improrogabile diventa quindi un cambio di rotta che dovrà guidare l’azienda verso una rivoluzione concreta e cercare di scongiurare quello che  già si annuncia per i prossimi mesi. Tentare di fornire un contributo quanto più fattivo e risolutivo sulla problematica in questione che investe drammaticamente la vita di tanti lavoratori e la vita futura dell’azienda è un dovere di tutti.
L’ipotesi da me avanzata, già dal 2009, si basa sulla possibilità di incentivare un maggiore e migliore utilizzo del trasporto pubblico urbano che sia vantaggioso per i non residenti, i cittadini, l’ azienda trasporti, le attività produttive e  l’Ente Comune grazie alla realizzazione di parcheggi scambiatori e sistemi differenziati di pagamento della sosta tipo park pricing. In un progetto più ampio di mobilità sostenibile legato anche ad eventuali investimenti, non sempre possibili ma laddove necessari di piccola entità inizialmente, sarebbe la base per la creazione di un sistema totalmente diverso cercando di fornire all’azienda trasporti AMTS nuovi clienti: ovvero ricercare nuovi flussi “imponendo e/o consigliando” l’uso del trasporto pubblico così come avviene oramai dappertutto.
    Un’ inversione totale quindi ed un nuovo modo di concepire il trasporto pubblico che acquisirebbe altri compiti e nuovi passeggeri con conseguenti introiti, un nuovo piano parcheggi con incremento delle aree di sosta, una nuova concezione delle strisce blu a pagamento ove si potrebbero immaginare le prime ore a bassissimo costo per l’incentivazione del commercio in città e dalla terza ora (park pricing) un significativo e progressivo aumento per agevolare il trasporto pubblico e la sosta per gli acquisti.
In linea di massima il piano si attuerebbe su tre punti da sviluppare:
•    Aree di sosta che fungerebbero da parcheggi scambiatori (inizialmente Zona Stadio Santa Colomba – area mercatale sabato escluso –  e Zona Ferrovia area antistante Paladua e parcheggio Strega), ove la sosta dovrebbe essere concordata con costo massimo di € 2/2,5  al giorno: questo consentirebbe all’automobilista di non rischiare multe e di non sopportare costi  maggiori relativamente alla sosta sulle strisce blu. Potrebbe, con uno studio più approfondito, permetterebbe addirittura il trasporto pubblico gratis per coloro che sostano nelle nuove aree oggetto di piano.
•    Nuovo piano linee pubbliche di servizio da e per le nuove aree di sosta.
•    Un nuovo piano sosta in città con sistemi di Park Pricing con la possibilità ai cittadini (muniti di contrassegno) di usufruire di agevolazioni.    
Le difficoltà dell’azienda AMTS, note a tutti, sono al vaglio del nuovo C.d.A. e di consulenti nominati per i necessari tagli dei costi e quindi dei servizi. Sicuramente tanto si sta facendo in questa direzione ma siamo sicuri che il futuro Piano Industriale, anch’esso al vaglio del C.d.A., sia soprattutto teso a ricercare soluzioni di salvaguardia con una risoluzione che vada nella direzione di una nuova mobilità cittadina pubblica e privata che sia sostenibile ed economica al tempo stesso?
Inoltre,  il piano da me immaginato potrebbe raggiungere risultati non solo di tipo economico e di salvaguardia occupazionale ma produrrebbe meno traffico con inevitabile incidenza positiva sulla salute pubblica per la quasi assenza di sforamenti da PM10,  per l’inquinamento dimezzato grazie alla incentivazione del trasporto pubblico, per il dimezzamento di una mobilità che arriva dall’esterno e quindi la  diminuzione dei tempi di percorrenza con conseguente  opportunità di poter parcheggiare con maggiore facilità e una maggiore diffusione della cultura sulla sicurezza stradale e la protezione delle utenze deboli cioè i pedoni.  
Abbiamo già vissuto la fase del cambiamento legato alla raccolta differenziata unitamente ad altri amministratori e conosciamo perfettamente le difficoltà sulle politiche che appaiono inizialmente impopolari. Esse se condivise, in un confronto politico ad ampio raggio per le positività acclarate che possano venir fuori, suggeriscono di provare a percorrere una strada che appare meno impervia di quella che tuttora stiamo praticando.
Benevento, 28 maggio 2013
                                           Consigliere Comunale
                                Enrico Castiello

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