Cibo: Orlando, ‘Fdi difende stupidaggine Lollobrigida, da destra no lotta a povertà’

Roma, 26 ago. (Adnkronos) – “Parliamo seriamente: la cosa detta sull’alimentazione dei poveri dal ministro Lollobrigida è una stupidaggine. Molti studi indicano come l’aspettativa di vita sia legata al reddito. Tra le ragioni per le quali i poveri vivono meno dei ricchi c’è l’alimentazione e la sua qualità che si riflette su molte patologie”. Così Andrea Orlando del Pd in un post su Fb.

“Al netto di chi vive nelle aree interne a vocazione agricola, la stragrande maggioranza dei poveri non pratica il chilometro zero, acquista nei discount, mangia cibo di qualità scadente, non su rivolge a dietologi. Sarebbe solo una stupidaggine estiva da far dimenticare rapidamente. E invece gran parte dello stato maggiore di Fratelli d’Italia, persino un ministro e la seconda carica dello Stato, si sono prodotti in una difesa d’ufficio alquanto sospetta”.

“Azzardo un’ipotesi. Per la destra la povertà è un male ineluttabile. Da sopportare non da estirpare. Ciò che li terrorizza è l’idea di eguaglianza. Quella nata con la rivoluzione francese e con l’illuminismo. Gli uomini nascono eguali. Con tutte le conseguenze del caso nelle politiche sociali ed economiche. Per questo non direi che vogliono abbandonare i poveri, cercano di relativizzare la povertà, di lenirla, metabolizzarla. ‘Se si vuole un lavoro si trova’. ‘In Italia i poveri stanno meno male che altrove’. Questa costruzione tutta ideologica si scontra però costantemente con la realtà. I poveri non sono poveri per il loro carattere come pensava Margaret Thatcher. La povertà esiste per l’inefficienza di un sistema economico e sociale che non distribuisce in modo equo le risorse, le competenze, le opportunità”.

“E questo a vantaggio di alcuni – prosegue Orlando – che difendono a spada tratta questo sistema così come è e a detrimento di altri che spesso non hanno gli strumenti per metterlo in discussione. Il fatto che i tentativi di correggerlo o di sostituirlo abbiano talvolta creato danni ancora maggiori non cancella questo dato. E siccome questo dato non si cancella va ammantato di paternalismo, di strapaesanismo, di moralismo. Questo fanno”.

“Da ultimo vanno rivendicando la crescita degli occupati come conseguenza della cancellazione del reddito di cittadinanza. Post hoc ergo propter hoc. L’occupazione dopo la fase acuta della pandemia cresce costantemente. Ben prima di questa decisione. Però proprio questo dato che rivendicano, adducendo ragioni erronee, mette in evidenza una cosa sulla quale tutti dovrebbero riflettere. Anche a sinistra. Anzi direi soprattutto a sinistra. Crescono gli occupati, ma cresce anche la povertà. Quella relativa e quella assoluta. Non basta che il motore giri. Il motore gira anche macinando vite. Vite di scarto, direbbe Bergoglio”.

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